F1 GP Abu Dhabi | McLaren, Piastri: “Orgoglioso della mia stagione, Lando merita il mondiale”

"Ogni weekend so che è difficile batterlo", ha detto l'australiano

F1 GP Abu Dhabi | McLaren, Piastri: “Orgoglioso della mia stagione, Lando merita il mondiale”

Oscar Piastri lascia Abu Dhabi con il 16° podio della stagione e con la consapevolezza di aver visto sfumare il mondiale a favore del compagno di squadra Lando Norris. L’australiano ha raccontato la sua gara e il suo 2025 con grande lucidità, sapendo di aver dato tutto.

Nel valutare la corsa, Piastri ha spiegato: “Onestamente, penso sia andata abbastanza bene. Non c’era nulla di più da tirare fuori. Abbiamo provato una strategia un po’ diversa per darci qualche opzione in più e sperare che tutto si allineasse per offrirci la migliore possibilità. Ma alla fine non è successo. Considerando che ho anche saltato una sessione di prove, ho impiegato un po’ per trovare il ritmo. Credo che questo fosse il massimo possibile oggi. Non avevamo una risposta al passo di Max. Quindi sono piuttosto contento del weekend, non c’era molto altro da fare”.

Guardando all’intera stagione, Piastri ha riconosciuto quanto sia cresciuto: “Ovviamente avrei sperato in un finale un po’ diverso, ma credo di aver imparato tantissimo su me stesso come pilota e come persona. Se all’inizio dell’anno mi avessero detto che avrei ottenuto pole, vittorie e podi, sarei stato molto felice. Anche nei momenti difficili ho imparato molto su come posso essere più forte in futuro. C’è un po’ di delusione, certo, ma posso essere molto orgoglioso della stagione e delle lezioni portate a casa”.

Inevitabile un pensiero per Norris, fresco campione del mondo: “Merita il mondiale. Ogni weekend sapevo che sarebbe stato difficile batterlo. Negli ultimi tre anni ci siamo spinti molto, e quest’anno più che mai. Ha fatto una grande stagione ed è un campione giusto”.

McLaren, le parole di Piastri in conferenza stampa

Piastri è però consapevole di ciò che ha costruito nel 2025, stagione che giudica nettamente superiore alle precedenti: “Paragonare carriere diverse è sempre difficile, ma posso essere molto orgoglioso della mia stagione. Rispetto ai miei primi due anni in F1, questo è stato di gran lunga superiore. Anche se il risultato finale non è quello che volevo, ho dimostrato a me stesso di cosa sono capace. Sono solo al mio terzo tentativo, spero ce ne siano molti altri. Le lezioni di quest’anno mi renderanno più forte”.

Alla domanda su quali siano state le lezioni più importanti, Oscar ha evidenziato che non tutto riguarda l’aspetto tecnico: “Ci sono state lezioni legate alla guida, su come essere migliore in certe condizioni e diventare un pilota più completo. Ma ci sono state anche lezioni fuori dall’auto: affrontare le difficoltà, gestire momenti duri. Ho imparato molto su me stesso. Sono cose che mi serviranno sicuramente”.

Interrogato sulle differenze tra questa lotta mondiale e quelle vissute nelle categorie minori, l’australiano ha sottolineato soprattutto la durata: “Le emozioni sono simili, ma in F1 il campionato è molto più lungo. In F2 erano otto round, il massimo dieci. Qui è due volte e mezzo tanto. Devi vivere tutto molto più a lungo, il carico è diverso. E le aspettative cambiano: nei junior vuoi dimostrare di meritare la F1, ma in F1 l’obiettivo è solo diventare campione”.

Il 2026 vedrà la McLaren ripartire con Norris campione del mondo, ma l’australiano non teme squilibri interni: “Non penso che cambierà nulla. Ha avuto una grande stagione, ma è sempre Lando Norris, non è diventato Superman. Mi aspetto totale equità dal team, e non ho alcuna preoccupazione”.

Infine, il tema dei rapporti interni e delle discussioni sulla gestione dei due piloti: “Credo che sia una testimonianza del modo in cui la squadra corre. Non è facile lottare per due titoli con due piloti così vicini, ma sapevamo che sarebbe successo. Ci sono stati momenti difficili e tensione, ma ci ha resi entrambi migliori. Abbiamo parlato molto durante l’anno e lo faremo anche nella pausa. La squadra ci ha dato la stessa possibilità di lottare per il Mondiale, e questo è tutto ciò che puoi chiedere”.

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