Alonso l’irriducibile: stavolta il riscatto è dietro l’angolo…
La McLaren-Renault è l'ultima scommessa di Fernando, ma la sensazione è che lo spagnolo abbia scelto bene...
“Se queda“. Stavolta però per davvero, non come Neymar nel famoso tweet di Piqué. Fernando Alonso continuerà a correre in F1 con la McLaren, l’annuncio di Woking è arrivato in grande stile, con un video “social” piuttosto divertente, con tutto il team in factory intento a parlare spagnolo e francese, chiaro tributo al campione spagnolo e al nuovo motorista Renault.
Il rinnovo dell’irriducibile Matador apre nuovi scenari in McLaren, top team pronto a lasciarsi alle spalle il disastroso triennio marcato Honda, e spazza via tutti i dubbi su un eventuale futuro a breve termine di Nando lontano dalla F1.
Mai come stavolta, però, la scelta di Alonso non sembra azzardata, discutibile o sbagliata, tutt’altro. Il due volte campione del mondo ha deciso nel modo più logico possibile, avendo la concreta possibilità di ottenere quel riscatto nella massima formula inseguito vanamente troppo a lungo.
Fernando dopotutto ha svariati conti in sospeso con il destino, difficile chiuderli tutti, ma da qualche parte dovrà pur iniziare. Le delusioni degli anni Ferrari e del progetto McLaren-Honda avrebbero sfiancato chiunque. Non lui, pronto a ripartire con l’entusiasmo di un giovanotto. Dopo aver a malincuore sopportato i problemi dei motori Honda, contribuendo con gag e “sparate” via radio a sollevare l’animo degli appassionati, lo spagnolo riabbraccia il motorista che gli ha dato più soddisfazioni, per aprire l’ennesimo capitolo di una carriera già epica, nonostante gli alti e i bassi.
McLaren-Renault è un inedito, in realtà suona quasi male, se ripensiamo alle scolpite gerarchie degli anni novanta, a cui siamo ancora affezionati. McLaren-Renault è anche una scommessa, che a differenza dell’accordo con la Honda parte però da basi ben più solide. La Regiè infatti è un fornitore con un metodo di lavoro classico, già abituata da anni a collaborare con un top team (Red Bull); presenta inoltre una power unit onesta e ormai affidabile, sebbene non al livello di Mercedes e Ferrari.
Siamo certi che Alonso avrà ponderato bene tutti gli elementi in gioco, valutando anche le conseguenze. Perché lasciare adesso la F1 per lidi più o meno lontani, quando ha la possibilità di giocarsi un ultimo grande asso nella manica? Woking è convinta di avere un grande telaio, con fior fior di tecnici pronti a mettere in pista una monoposto sempre più competitiva (guai a sottovalutare Prodromou, ex delfino di Newey in Red Bull). S’è sempre detto che a mancare del tutto è stato il motore. A Fernando non manca la voglia di cancellare le ultime stagioni, passate a combattere per scampoli di gloria nelle sabbie mobili di metà schiarimento, che soffocano ambizioni e sviliscono il talento, fino a farti cadere nel dimenticatoio.
Già perché, nonostante le “gesta” compiute negli anni, di Alonso avremmo ricordato con sorriso beffardo anche e soprattutto la parabola Honda, i (tanti, troppi) ritiri, le risatine (degli altri), i team radio velenosi e un fallimento che un “manico” del genere proprio non meritava. Nando ha parlato del rinnovo come una “scelta di cuore” dove probabilmente il cuore non è – o non è soltanto – l’affetto per la McLaren, quanto un sentimento misto di rabbia e orgoglio, di amor proprio, per inseguire con ferocia i palcoscenici che più gli appartengono. La Renault è apparsa come un deus ex machina, entità salvifica capace di restituire entusiasmo e prospettive ad una grande squadra e ad un indomito campione, che proprio non vuole saperne di arrendersi.
Antonino Rendina
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