Mosley: “In F1 tutti dovrebbero avere le stesse opportunità”

Per l'ex Presidente FIA lo squilibrio economico tra big e piccoli ha ucciso la competizione

Mosley: “In F1 tutti dovrebbero avere le stesse opportunità”

L’assenza di Caterham e Marussia nei prossimi Gp del Texas e del Brasile per gravi motivi finanziari ha giustamente acceso la discussione globale sulla direzione intrapresa dalla F1 negli ultimi anni e sulla sua evidente crisi di identità.

A tal proposito si è espresso anche l’ex Presidente della FIA Max Mosley che a Radio 5 live della BBC ha dichiarato: “Non ci troviamo più davanti ad una competizione leale. I top team hanno talmente tanta disponibilità economica in più rispetto ai piccoli che veder accadere certe cose non stupisce e anzi di sicuro non sarà l’ultima volta. A mio parere dovrebbe invece esserci maggior equilibrio nella spartizione del denaro e delle sponsorship, o comunque tutti dovrebbero partire dalla stessa base. Prendiamo ad esempio questa stagione. Io non ho nulla contro i motori elettrici, ma è stato un errore non dire ai grandi costruttori di porre un tetto massimo alla spesa di 3-4 milioni di sterline anziché lasciargli carta bianca e permettergli di raggiungere cifre attorno ai 20 milioni non accessibili ai più”.

Quindi sulla possibilità per i big di schierare una terza vettura l’inglese ha concluso: “Per me ci dovrebbero sempre essere 10-12 squadre con due monoposto l’una e un regolamento abbastanza flessibile da consentire a chi dispone di un personale particolarmente brillante di risalire pian piano lo schieramento”.

Chiara Rainis

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