Monaco ’72: Beltoise sotto il diluvio

Fu l'unica vittoria del francese in Formula 1

Monaco ’72: Beltoise sotto il diluvio

Il trentesimo anniversario del Gp di Monaco visse una strana e rocambolesca edizione.

Per quella gara mancavano allo schieramento Mario Andretti e Peter Revson, Impegnati in nella 500 Miglia di Indianapolis. Inoltre la BRM fece esordire un certo Helmut Marko…

Quell’anno il circuito subì alcune importanti modifiche. La più significativa fu lo spostamento della pit lane in uscita del tunnel, inoltre vennero apportati alcuni cambiamenti ad alcune curve del tracciato. Queste modifiche furono ben accettate da tutti i piloti, nonostante stravolgessero completamente i punti di riferimento del circuito. Si decise inoltre di ammettere ben 25 vetture al via, e ciò sminuì la solita battaglia per l’ultimo posto in griglia tra i team minori, visto che i partecipanti erano esattamente 25. Ma sapendo che il Sabato vi sarebbe stata pioggia costante tutti i team dovettero fare segnare un buon tempo già al Venerdì, per potersi assicurare un buon posto in griglia.

Infatti al Sabato diluviò tutto il giorno, e la griglia di partenza venne stabilita secondo i risultati delle prove del Venerdì. Lo schieramento era dunque, così formato: Fittipaldi, Ickx, Regazzoni, Beltoise, Gethin, Hulme, Stewart.

La fitta pioggia del Sabato aveva lasciato delle certezze: sicuramente non sarebbe potuto andare peggio. Ma se Domenica mattina il tracciato rimase asciutto, nel pomeriggio scese un vero e proprio diluvio. La pista era talmente allagata che venne concessa ai piloti una sessione di 30 minuti per prendere confidenza con il tracciato bagnato.

Dopo un paio di giri di ricognizione, lo schieramento si fermò sulla griglia di partenza, per la procedura d’avvio. Al via sorprendentemente Beltoise prese subito il comando, passando Fittipaldi, Ickx e Regazzoni. Il Francese aveva pista libera e quindi una visibilità molto migliore dei suoi inseguitori e cominciò subito a prendere vantaggio. Regazzoni che era secondo, però, andò lungo a una chicane, e Fittipaldi, subito dietro di lui, fece lo stesso, talmente era precaria la visibilità. Così al secondo posto salì Jacky Ickx, considerato il mago della pioggia, nel quale molti riponevano le proprie speranze per la vittoria. Ma la guida aggressiva del Francese della BRM non concedeva nemmeno un secondo al belga della Ferrari. Intanto, partito in mezzo al gruppo, Jackie Stewart aveva cominciato la sua furiosa rimonta.

Dopo 20 giri Beltoise comandava con una media di 114km/h su Ickx, Regazzoni, Stewart, Gethin, Fittipaldi. Niente poteva andare peggio: pioveva sempre di più, e quando sembrava cominciare a diminuire, riprendeva sempre più insistentemente.

Dopo 50 giri, la media oraria si era abbassata drasticamente a 101 km/h. La leadership della corsa era ancora salda nelle mani di Beltoise, con circa 20 secondi su Ickx, mentre Stewart, salito al terzo posto, aveva sforzato troppo il suo motore ed era stato costretto a ripiegare in difesa. Infatti al 50esimo passaggio Regazzoni, con la sua Ferrari riuscì a ripassarlo, ma due giri dopo andò a sbattere contro il muro, cedendo di nuovo la posizione allo Scozzese. Per Beltoise vi furono solo due momenti di trepidazione: quando perse il controllo della vettura al Portier, senza però danneggiare la vettura, e quando si imbattè nella Surtees di Tim Schenken che si era appena girata in testacoda.

Fortunatamente il francese riuscì a stare in pista e ad evitare l’incidente, e andò a vincere in 1:51’.33” alla media di 101km/h. Sul podio insieme a lui salirono Jacky Ickx ed Emerson Fittipaldi, che negli ultimi giri aveva preso e sorpassato Jackie Stewart, con il motore in crisi.

Così fu in questo diluvio infernale che Jean Pierre Beltoise conquistò la sua prima e unica vittoria in Formula 1, e l’ultima in assoluto per la British Racing Motors. Di nubifragi del genere se ne videro pochi a Monaco, ma un caso analogo si verificò nel 1984, una gara che mise per la prima volta in luce un certo Ayrton Senna…

Matteo Bramati.

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