Whitmarsh: “La McLaren parlerà con i piloti”
Martin Whitmarsh ha dichiarato che la McLaren si siederà a tavolino e parlerà con i suoi piloti riguardo le loro azioni al Gran Premio del Bahrain.
Jenson Button ha accusato Sergio Perez di essere stato “scorretto” durante la loro lotta in pista a Sakhir, di contro Perez ha ammesso di essere stato “troppo aggressivo” ma ha anche dichiarato che anche Button è colpevole nel duello.
Il team principal Whitmarsh dopo la gara ha dichiarato che si assicurerà che i piloti possano parlare tra di loro per calmare “alcune tensioni”, ma ha anche aggiunto che la situazione non è stata generata da ordini di scuderia.
“Probabilmente li metteremo faccia a faccia e parleremo con loro, inoltre li lasceremo parlare tra loro. Quello che è successo probabilmente porta fastidio ad entrambi, ma questo succede quando lasci i tuoi piloti liberi di gareggiare. Non si può cambiare una decisione del genere, non puoi spuntare di punto in bianco al giro 38 e dire ‘Scusate ragazzi non volevamo dire questo’ la lotta è stata generata anche da noi” ha dichiarato il team principal del team inglese.
“Ci sono alcune tensioni, ma Checo sa cosa ha fatto e credo che Jenson abbia capito. E’ stato battuto dal suo compagno e se fosse stato felice sarei preoccupato, ma lui non è felice e sa già cosa deve fare”.
Whitmarsh ha chiarito che la McLaren dovrebbe continuare a lasciar gareggiare liberamente i propri piloti e sente anche che ultimamente Perez sta dimostrando il motivo per cui la McLaren lo ha acquistato.
“Se si dà un ordine di scuderia al pilota che è dietro è una cosa controproducente poichè il pilota sta spingendo molto e dunque cosa dovremmo fare con lui? Senza dubbio la scelta di lasciarli lottare ci è costata del tempo, infatti credo che in una situazione “tranquilla” saremmo finiti davanti alle Mercedes ma è così che funziona nelle gare dunque siamo contenti della lotta che c’è stata perchè ci ha fatto capire che i piloti volevano la posizione a tutti i costi”.
“Sergio ha battuto molte vetture in maniera pulita. La gente parla di Sergio come un ragazzo educato dunque questo suo atteggiamento in pista dimostra la voglia che aveva di fare bene. E’ giovane e vuole spingere ed io ero d’accordo col suo pensiero, ma un contatto con il proprio compagno di squadra è difficile da perdonare; in genere tu non si fa una cosa del genere. E’ giovane, sta imparando e sta lottando, e questo per me va bene”.
Whitmarsh ha confermato che ha parlato con Perez subito dopo la fine della gara: “Gli ho fatto sapere il mio punto di vista, e la sua risposta è stata ‘Si hai ragione boss, anche a me non piace quello che ho fatto'”.
Stefano Rifici
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