Villeneuve: “L’Halo in F1? Chi teme il rischio stia a casa”

Il pilota-commentatore critico anche verso i continui rimaneggiamenti del regolamento

Villeneuve: “L’Halo in F1? Chi teme il rischio stia a casa”

Date la Mercedes per facile iridata e la Ferrari avversaria numero uno in particolare con Sebastian Vettel Jacques Villeneuve intervistato da Le Figaro ha lanciato la sua notoria lingua biforcuta ad indirizzo dei due argomenti più caldi del momento. Il continuo tentativo di rivisitare il Circo su quattro ruote a favor di spettacolo e il sistema di protezione dell’abitacolo provato per la prima volta nei test invernali di Barcellona dalla Rossa.

“Già il solo insistere con il voler rendere la serie più attraente è sbagliato, soprattutto si vorrebbe piacere agli adolescenti che invece sono sempre su internet e ogni dieci minuti cercano qualcosa di nuovo. Il fatto è che la F1 non potrà mai essere così. Non ci saranno mai esplosioni, capottamenti, sorpassi e testacoda a raffica in stile Hollywood. Andare in quella direzione, poi, sarebbe come distruggere lo sport. Al contrario, a mio parere, bisognerebbe preservarne la nobiltà e la credibilità” – la giusta riflessione del canadese.

Quindi sulla possibile introduzione dell’Halo a partire dal 2017 il figlio del grande Gilles ha sostenuto: “Se i piloti hanno paura stiano a casa. Benissimo la sicurezza, però ci sono dei limiti che non andrebbero oltrepassati. I rischi fanno parte del mestiere e della sua bellezza. Purtroppo ho l’impressione che i ragazzi di oggi, che tra l’altro guadagnano parecchi soldi, non abbiano più alcuna intenzione di correre pericoli ed è un vero peccato. I motociclisti non avrebbero mai fatto richiesta di un device del genere. Ecco forse spiegato il motivo per cui sono più amati dalla gente”.

Chiara Rainis

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