Vettel difende i suoi team radio: “Nel corso della stagione non ho mai detto nulla di male”

Il tedesco si è reso protagonista nel corso della stagione con i vari "Honestly" e col "F***k Charlie" indirizzato a Whiting in Messico

Vettel difende i suoi team radio: “Nel corso della stagione non ho mai detto nulla di male”

Durante la stagione Sebastian Vettel si è reso protagonista di alcune comunicazioni radio non certo idilliache con il proprio ingegnere di pista. Ad essere al centro dell’arrabbiatura del tedesco sono state le difficoltà mostrate in fase di doppiaggio su alcune monoposto (con l’ormai famoso “Honestly”, diventato oggetto di gag nei confronti dell’ex Red Bull), senza dimenticare lo sfogo in mondovisione nei confronti di Charlie Whinting in Messico – con il direttore gara mandato letteralmente a quel paese – dove il quattro volte campione del mondo ha rischiato una gara di squalifica.

Tornato sull’argomento, Vettel ha dichiarato che i suoi team-radio, cosiddetti  “incriminati”,  sono da circoscrivere al determinato contesto in cui avvengono e quindi da etichettare come normali. Inoltre il tedesco della Rossa, a precisa domanda sull’argomento, ha citato un importante caso del passato che vide protagonisti due grandi piloti degli anni ’80 e ’90.

Bisogna considerare il frangente esatto in cui si dicono certe cose – ha detto Vettel in un’intervista rilasciata alla testata svizzera Blick – In quegli attimi alle volte manca la lucidità, vista l’adrenalina del momento. Penso di non aver detto nulla di sbagliato nel corso della stagione. Ricordo che anche Mansell diede dell’idiota a Senna. Se tutto fosse sempre organizzato e tranquillo sarebbe noioso”.

Piero Ladisa 

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