Raikkonen, niente permesso di correre nei Rally
La Lotus dice no allo scandinavo per il Rally di Finlandia in agosto
La Lotus ha rifiutato a Kimi Raikkonen il permesso di gareggiare nel Rally di Finlandia del prossimo agosto.
Lo scandinavo, che è tornato in Formula Uno nel 2012 dopo due anni nel Mondiale Rally, aveva espresso il desiderio di correre la competizione rallistica che si corre nella sua nazione nel mese di pausa della F1, ma Eric Boullier, team principal della scuderia di Enstone, è stato categorico: “Contrattualmente non può farlo. Fine della storia”, ha detto Boullier alla Reuters nel Principato di Monaco. La mossa di Raikkonen, dettata dalla passione per la guida su sterrato, non è stata molto azzeccata, visto che Boullier ha ammesso che dopo quanto accaduto a Robert Kubica nel febbraio 2011, quando il polacco rimase gravemente ferito durante il Rally di Andora, alla Lotus si è scelto di non far correre rischi inutili ai propri piloti. “Ovviamente c’è il trauma di quanto avvenuto nel 2011: Rally, sci, salto non sono consentiti se si corre con noi”, ha insistito il manager francese.
Questo inverno fece scalpore un lieve incidente che subì Raikkonen durante una gara in motoslitta. Boullier ha spiegato: “Kimi ha iniziato a correre per noi nel 2012, non nel 2011, quindi ai tempi dell’incidente in motoslitta era ancora sotto contratto con un’altra scuderia. Ma ora è diverso”. Chissà come la prenderà Raikkonen, che all’agenzia di stampa DPA ha dichiarato: “Naturalmente si aspettano certe cose da me, ma io non posso lavorare 24 ore al giorno, la libertà è importante: nessuno vuole stare in prigione. La cosa più importante è che quello che sto facendo mi renda felice”. Il finnico a Montecarlo frattanto ha sfoggiato un casco analogo a quello indossato negli Anni ’70 da James Hunt, pilota della McLaren, iridato nel 1976 (quando batté di un solo punto Niki Lauda che non corse sotto l’acqua torrenziale del GP del Giappone) e morto a soli 45 anni di infarto nel 1993. Raikkonen nega che sia un riferimento al carattere ribelle e insofferente del britannico: “Non è per un motivo particolare, mi piace Hunt e il tipo di gare che c’erano in passato”, ha spiegato l’ex ferrarista all’emittente televisiva finlandese MTV3. “E’ un bel design per un casco. Non c’è nessun significato oltre a quello”.
Lorena Bianchi
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