Problemi elettrici per la McLaren-Honda MP4/29H nella mattinata di Abu Dhabi

Boullier: "Oggi abbiamo un problema completamente sconosciuto"

Problemi elettrici per la McLaren-Honda MP4/29H nella mattinata di Abu Dhabi

Dopo aver iniziato la propria due giorni di test senza nessun rilievo cronometrico, la McLaren, anche nella giornata di oggi, è rimasta ferma ai box per alcuni problemi di natura elettrica. Stoffel Vandoorne, infatti, non è riuscito a portare in pista la sua MP4/29H per via di alcune avarie al sistema ibrido della nuova power unit Honda 1×1.

Ricordiamo che la Mclaren, al contrario dello shakedown a Silverstone, si è presentata ad Abu Dhabi con una power unit dotata di alcuni sistemi di recupero dell’energia, questo per cominciare ad accumulare dati in previsione dei prossimi test di Jerez. Eric Boullier ha spiegato che i tecnici della Casa giapponese stanno cercando di localizzare il problema e che sperano di effettuare alcuni run durante la sessione pomeridiana”.

Ecco le parole di Eric Boullier: “Fa parte della stranezza delle parti elettriche. Si collega tutto e tutto funziona, ma poi si blocca. Quindi si scollegano le spine, si smonta e separatamente entrambi funzionano. Così, . Stamattina, tutto sembrava andare per il meglio, auto a terra, messa in moto e pronti a lasciare il garage alle 8.45, ma poi è arrivato il nuovo problema: assolutamente sconosciuto. Per essere onesti, arrivare a Jerez e mostrare di avere dei problemi credo che sarebbe  negativo. Ed in realtà questo è il motivo per il quale abbiamo preparato questa vettura laboratorio per lo sviluppo separato, perché abbiamo deciso che comunque vada sarà solo un bonus se riusciremo a farla girare prima della fine della stagione.

“Quindi, essere in grado di metterla in funzione ieri oppure oggi per noi è solo un premio, poiché dietro le quinte, la cosa più importante è la collaborazione fra le due società e le operazioni in pista, che ovviamente sono uno dei temi chiave” ha proseguito il Race Director della Scuderia inglese. “Ad accendere il motore è solo uno, ma ciò che la gente ha bisogno di capire è che dietro le quinte ci sono forse 200 persone che lavorano insieme e si deve fare in modo che queste persone interagiscano correttamente fra di loro. Quindi tutto quello che facciamo oggi, anche se non giriamo, è comunque positivo per il futuro. È frustrante, vogliamo correre, ma è comunque positivo”.

Roberto Valenti

Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in News F1

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati