Pirelli: gomme dure e medie per il Gran Premio di Monza
Il Gran Premio d'Italia dal punto di vista degli pneumatici
Monza è popolarmente conosciuta come ‘il tempio della velocità’, essendo il circuito più veloce nel calendario, ma per Pirelli significa soprattutto ‘casa’.
L’Autodromo Nazionale di Monza si trova a solo mezz’ora di macchina dalla sede milanese del Gruppo e, essendo stato inaugurato nel 1922, è uno dei più antichi circuiti della storia della Formula Uno.
L’attuale tracciato di 5,793 km è il risultato di molti cambiamenti, ma la sua fama di pista velocissima resta. Per questo Pirelli ha scelto di portare qui le sue soluzioni più dure: il P Zero Silver hard e il P Zero White medium, la stessa combinazione scelta anche per l’ultimo Gran Premio di Spa, un altro circuito che scarica molta energia sugli pneumatici.
A Monza, in particolare, sono tre i settori che impegnano molto le gomme: la prima chicane, caratterizzata da una forte frenata in discesa; la curva Ascari, con i suoi rapidi cambi di direzione; e la famosa Parabolica, un curvone ad ampio raggio che stressa in laterale gli pneumatici.
Oltre a queste curve impegnative, Monza ha anche alcuni dei rettilinei più veloci dell’anno in cui le monoposto raggiungono circa 340 chilometri orari, il che significa che le temperature degli pneumatici possono arrivare a picchi di 130 gradi centigradi.
Con velocità medie così elevate, si può ottenere un notevole vantaggio scegliendo il pneumatico giusto: di conseguenza, la strategia giocherà un ruolo particolarmente importante nell’ultima gara europea della stagione 2012.
Il direttore Motorsport Pirelli ha detto:
Paul Hembery: “Per Pirelli Monza è probabilmente la gara più importante dell’anno. Per noi, infatti, rappresenta l’occasione di tornare a casa e mostrare alla nostra gente e ai tanti appassionati di Formula Uno le nostre gomme e la nostra tecnologia specializzata.
C’è un’atmosfera davvero speciale qui. Non solo, Monza è anche uno dei circuiti più impegnativi per gli pneumatici a causa delle elevate velocità e dei notevoli carichi laterali che si scaricano su di essi, secondi solo a Spa.
Arrivando qui direttamente dal circuito belga, le squadre non avranno particolari difficoltà con le gomme dure e medie.
Le temperature possono essere molto alte in Italia, il che sollecita ulteriormente le gomme, quindi ci aspettiamo due soste ai box. Lo scorso anno la strategia si rivelò essere un ingrediente chiave per il successo su questa pista, e il podio venne deciso solo all’ultimo giro. Ci aspettiamo lo stesso anche quest’anno.”
L’uomo al volante, ha commentato:
Daniel Ricciardo (Toro Rosso): “Sono davvero entusiasta di andare a Monza, non solo perché è una pista che mi piace molto, ma anche perché quest’anno sto correndo con un Team italiano e, inoltre, la mia famiglia ha radici italiane. Per me è la gara più importante dopo quella di casa, in Australia. A rendere il weekend speciale ci penseranno poi gli uomini della nostra fabbrica di Faenza che verranno a Monza per supportarci. Non vedo l’ora di incontrare molti dei ragazzi che lavorano così duramente per noi dietro le quinte. Ci sarà una bella atmosfera familiare.
Lo scorso anno è stata la mia prima volta a Monza in Formula Uno. Inoltre, lì ho disputato una buona gara del World Series, e proprio con il mio attuale compagno di squadra, Jean-Eric Vergne, ho dato luogo ad una bella battaglia.
Monteremo gomme medie e hard, proprio come a Spa, quindi conosciamo abbastanza le due soluzioni. Per quanto riguarda il numero di soste, dovremo aspettare e vedere “.
Il collaudatore Pirelli ha detto:
Lucas di Grassi: “Monza è un posto unico. E’ il circuito più veloce di tutta la stagione, il che è davvero emozionante. E ‘abbastanza difficile da guidare poichè le monoposto corrono con un carico aerodinamico talmente basso che non sono sempre facili da controllare. Quindi è tutta questione di giusto compromesso tra carico aerodinamico e guidabilità. Devi essere deciso in frenata. Inoltre, i molti rettilinei e curve danno buone opportunità di sorpasso. E ‘importante gestire le gomme in termini di trazione. Le zone di trazione, infatti, stressano molto gli pneumatici e occorre effettuare una buona uscita di curva per non perdere secondi sul giro.
Ci sono alcuni settori del circuito di Monza che scaricano molta energia sulle gomme: uno di questi è la Parabolica. Un altro è la chicane: qui devi attaccare davvero i cordoli e guadagnare così tempo prezioso. Lo scorso anno, abbiamo effettuato alcuni test su questo circuito e le gomme dure e medie funzionano molto bene qui. Sono sicuro che avremo un’altra bella gara.”
Note tecniche sugli pneumatici:
• Anche se le alte velocità e le curve veloci sono ciò che rendono famosa Monza, non mancano anche frenate brusche che stressano in modo significativo gli pneumatici: nella prima chicane, per esempio, la monoposto decelera da 340km/h a 80 km/h in soli 150 metri. A velocità così basse, le gomme devono fornire tutto il grip meccanico per consentire all’auto di affrontare la curva. Le vetture spendono circa il 75% del giro a pieno gas e circa il 15% in frenata.
• Con la più alta velocità media sul giro dell’anno, le monoposto corrono con il più basso carico aerodinamico di tutta la stagione. I Team hanno sviluppato un pacchetto aerodinamico specifico per minimizzare la resistenza. A tal proposito, le squadre hanno anche realizzato un assetto molto basso, anche se questo può portare alcune vetture a toccare con il muso il tracciato durante gli urti.
• Sulla Parabolica, i piloti sopportano un’accelerazione di 3.7g, che stressa molto anche la struttura dello pneumatico. A ciò si aggiungono gli impatti sui cordoli che gli pneumatici subiscono alla chicane. Tuttavia, gli pneumatici sono ben preparati a queste sollecitazioni: durante i test di laboratorio vengono “lanciati” sui cordoli a 260km/h.
Pirelli in Italia:
• Pirelli è stata fondata nel 1872 a Milano dal 24enne Gian Battista Pirelli, che ha portato l’azienda nel motorsport nel 1897 quando decise di sviluppare pneumatici per moto da corsa. Da allora, Pirelli è cresciuta fino a diventare il quinto più grande produttore di pneumatici al mondo, con oltre 40.000 dipendenti in più di 160 paesi. Il primo successo sportivo della società risale alla Pechino-Parigi del 1907.
• Pirelli ha tre stabilimenti in Italia, tra cui il polo tecnologico di Settimo Torinese, dove vengono sviluppate le mescole di Formula Uno. Gli pneumatici da competizione vengono poi prodotte in Turchia. Pirelli ha lanciato alcune delle sue tecnologie più innovative al mondo, come il MIRS (Modular Integrated Robotized System) per la fabbricazione automatizzata di pneumatici ad alte prestazioni e il CCM (Continuous Compound Mixing), la sala mescole automatizzata.
• Per Pirelli il successo a Monza è arrivato ben prima che fosse inventata la Formula Uno nel 1950. La P Lunga ha infatti vinto la prima gara che si è disputata a Monza, nel 1922, prima di vincere il suo primo campionato del mondo nel 1925 con Alfa Romeo.
Altre notizie da Pirelli:
• Pirelli realizzerà una due giorni di test di sviluppo sul Circuit de Catalunya a Barcellona prima del Gran Premio italiano. Il collaudatore Pirelli, Lucas di Grassi, guiderà la test car Renault R30- prima di dirigersi in Brasile per competere nel quinto round del Campionato Mondiale Endurance a San Paolo. A Barcellona, Pirelli proverà anche l’evoluzione degli pneumatici per la GP2 e GP3, con Luca Filippi e Ben Hanley.
• Pirelli si sta preparando anche per il Rally San Martino di Castrozza, l’ultimo round del Campionato Italiano Rally (attualmente guidato dall’italiano Paolo Andreucci per Peugeot Italia), che riprende dopo la pausa estiva. Le squadre utilizzeranno pneumatici Pirelli da asfalto RX5 e RX7.
• Pirelli è fornitore unico anche del Mondiale Superbike. L’ultimo round del campionato si è tenuto per la prima volta in Russia di recente, a Mosca. La gara è stata vinta dal pilota BMW Marco Melandri, che attualmente guida il campionato.
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