F1 | GP Australia, l’analisi delle strategie a Melbourne
Leclerc vince a Melbourne sfruttando la strategia a una sosta
Charles Leclerc realizza il proprio grande slam sul circuito dell’Albert Park, convertendo la pole position del sabato in un trionfo. Strategia su una sosta, che, come previsto si è rivelata la più veloce, iniziando su P Zero Yellow medium per poi montare le P Zero White hard alla ventiduesima tornata, con il primo stint mantenuto 4 giri più a lungo del diretto rivale Max Verstappen, partito in seconda posizione.
Il giro dopo il pit stop del monegasco arriva la seconda Safety car della giornata che permette alla maggioranza dei piloti di fermarsi ai box ottimizzando la perdita di tempo necessaria alla sosta. Tutti i piloti hanno preso il via con gomme medie, tranne Sainz, Alonso, Magnussen, Vettel, Stroll e Albon ed è proprio quest’ultimo a piazzarsi meglio degli altri cinque finendo in 10° posizione, arrivando a punti pur essendo partito in ultima posizione e realizzando il necessario pit stop regolamentare, montando le P Zero Red soft solo all’ultima tornata della gara.
Tattica inusuale anche per il pilota dell’Aston Martin Lance Stroll: il canadese ha effettuato 3 pit stop montando per l’ultimo stint il set di gomme dure utilizzate alla partenza, un set che aveva completato solamente tre giri prima dell’intervento della prima Safety Car della giornata, montando poi gomme medie per passare quindi nuovamente alle dure solamente il giro successivo. La gara si è corsa con temperature più elevate rispetto ai giorni precedenti: 27 gradi che sull’asfalto hanno raggiunto i 38.
Come le mescole hanno fatto la differenza
HARD C2: La mescola che a Melbourne ha fatto la parte del leone, permettendo di spingere al massimo senza riscontare sostanziali problemi di graining o degrado. Utilizzata dalla maggioranza dei piloti per lo stint finale, vincitore incluso, capace di realizzare il suo giro veloce nell’ultimo giro della corsa anche se è Albon a metter maggiormente in evidenza la tenuta delle P Zero White, completando tutte le tornate meno una con lo stesso set di gomme.
MEDIUM C3: La mescola preferita in partenza, ha permesso un buon bilanciamento fra prestazione e tenuta. Kevin Magnussen con la Haas e la Alpine di Fernando Alonso sono stati i soli a montarla per lo stint finale. Presenza di graining e degrado in linea con le previsioni.
SOFT C5: La più prestazionale delle mescole, ha avuto il successo assoluto in qualifica, essendo stata scelta dalla totalità dei piloti mentre in gara è stata utilizzata solo per un giro dalla Williams di Albon.
Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing di Pirelli
“Essenzialmente le gomme hanno confermato le aspettative avute fin dalle sessioni di venerdì e questo nonostante le temperature molto più elevate e l’evoluzione della pista. Quasi tutti i piloti hanno effettuato un solo pit stop, con la maggioranza che ha potuto approfittare delle opportunità offerte dalle safety car minimizzando le perdite di tempo.
Le diverse caratteristiche delle medie e delle dure, con un maggior fattore di degrado sulle prime, hanno permesso una finestra più ampia per effettuare i pit stop a tutto beneficio di incrementare strategie diverse e originali. Le diverse modifiche del circuito hanno dimostrato come le nuove monoposto 2022, permettano maggiore attacco e più sorpassi con una buona dinamica fra piloti e muretto, come nel caso dei due consecutivi pit stop di Stroll e lo stint lunghissimo di Albon che gli ha permesso di arrivare a punti nonostante fosse partito in ultima posizione.”
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