F1 | La Ferrari ha il suo eroe: il Predestinato (con)vince

La F1-75 è la "bestia", Leclerc il manico che la esalta

F1 | La Ferrari ha il suo eroe: il Predestinato (con)vince

L’ha soprannominata “bestia” e probabilmente avrebbe continuato a girare senza fermarsi più, continuando a correre contro se stesso per abbassare il tempo del giro più veloce.

Charles Leclerc ha con la (superba) F1-75 un’alchimia particolare, speciale, magica. Il talentuoso pilota monegasco in questo momento ha qualcosa in più rispetto a tutti, a partire dal campione del mondo Max Verstappen che a Melbourne è stato quasi “ridimensionato” dalla determinazione con cui Leclerc lo ha dapprima colpito in qualifica e poi affondato in gara, regolandolo con disarmante facilità in partenza e in ripartenza.

Il monegasco tra le (invero poche) curve dell’Albert Park ha praticato un altro sport, ricordando fin troppo da vicino binomi dominanti passati alla storia: Schumi con la Rossa, Vettel con la Red Bull e Hamilton con la Mercedes.

La fotografia perfetta dello stato dell’arte è il primo Grand Chelem in carriera di Charles; a Melbourne l’alfiere del Cavallino ha fatto segnare pole, vittoria, giro più veloce ed è stato al comando per tutto il GP.

La sensazione è che la Ferrari e Leclerc abbiano fatto di pari passo il salto di qualità definitivo. La scuderia ha mantenuto le promesse progettando una monoposto all’altezza (se non oltre) le aspettative. La F1-75 ha tanta potenza, tanta trazione in uscita, è aerodinamicamente ben studiata ed è affidabile.

Attualmente la vettura di Maranello è la prima del lotto; la Red Bull – la grande rivale designata – “mangia” molto di più le gomme ed ha problemi di affidabilità, nonostante nel complesso sia un pacchetto ultra competitivo, come dimostrato dal secondo posto di Perez.

Ma la Ferrari può sorridere perché dopo tanto peregrinare ha finalmente trovato il suo campioncino. Il Predestinato vince e convince, i risultati sono frutto della guida, di una acquisita maturità, del talento non più discontinuo o eccessivo, ma incanalato nei giusti binari. Velocità, freddezza, gestione.

Leclerc sembra indossare la F1-75 come se fosse il mantello di un supereroe, la superiorità rispetto ai rivali non è solo merito della “bestia” ma anche di un manico dotato di classe cristallina, esplosa senza più riserve in tutta la sua travolgente bellezza.

Antonino Rendina


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