Le pagelle del GP di Corea

Le pagelle del GP di Corea

Sebastian Vettel – 10 – Ormai non fa più notizia. Gara perfetta, vittoria finale e Mondiale ipotecato. Cos’altro aggiungere? Ripetitivo.

Mark Webber – s.v. – Chissà percé capitano tutte a me. L’avevamo già detto, ma ricicliamo volentieri questa frase, perché se la sfortuna (in pista, sia chiaro) ci vede allora ha messo gli occhi sull’australiano della Red Bull che ormai non riesce più a finire una gara (e non certo per colpa sua…). In Corea ci ha pensato Sutil a mettergli i bastoni tra le ruote togliendogli la gioia di un podio che pareva anche possibile. Peccato.

Kimi Raikkonen – 10- – Per fortuna che ha mal di schiena, altrimenti cosa combinerebbe il buon Kimi che ormai non ha comunque più nulla da chiedere alla Lotus? Campione.

Romain Grosjean – 9.5 – L’abbiamo sempre detto: se sta lontano dai guai Romain può regalarci molte soddisfazioni e in Corea l’ha dimostrato. Chapeau.

Nico Hulkenberg – 10 – Il gran premio è stato vinto da Vettel, ma l’eroe della giornata è lui, il pilota della Sauber che tiene dietro Hamilton e Alonso (tanto per citare qualche nome…) e per ora non ha ancora un sedile in vista del 2014. Inconcepibile!

Esteban Gutierrez – 5/6 – L’altra faccia di questa Sauber che, al contrario del più quotato compagno, è già sistemato per la prossima stagione. Così è se vi pare.

Fernando Alonso – 5.5 – Non ce ne vogliano i tifosi di Nando, ma oggi proprio non c’è piaciuto. Solite qualifiche deludenti e questa volta nessuna rimonta, anzi, conclude la corsa una posizione indietro rispetto alla partenza; a dirla tutta non riesce mai davvero a essere competitivo e, sinceramente, vederlo arrancare dietro alla Sauber di Hulkeberg non è un bello spettacolo. Era l’ultima chance per assicurarsi il Mondiale e l’ha sprecata. Non che con questa Ferrari potesse effettivamente compiere il miracolo ma l’asturiano è sembrato un po’ troppo arrendevole in Corea. Rimandato.

Felipe Massa – 5 – Zona punti a parte, il brasiliano sulla pista di Yeongam non brilla, anzi, poco ci manca che metta fuori causa il compagno di team. Una rimonta frutto di un danno precedente. Rischio.

Lewis Hamilton – 7 – Parte secondo e invece chiude quarto, perdendo il duello con Hulkenberg, ma tiene dietro Alonso. Ci prova, ma non gestisce nel migliore dei modi le gomme, demerito suo, e rischia di pagare pegno dal compagno di team Nico Rosberg. Anonimo.

Nico Rosberg – 7 – Se non avesse avuto problemi all’ala anteriore, forse staremmo parlando di un’altra gara. Con i sè e con i ma non si vincono i Gran Premi, ma neanche con la sfortuna e lui in Corea ci convive a lungo. Sfortunato.

Jenson Button – 6 – La stagione non è iniziata sotto i migliori auspici per la McLaren, ma tutto sommato Button il suo lo sta facendo e con il materiale a disposizione sta anche ottenendo risultati preziosi. Un ottavo posto in Corea e qualche punticino in saccoccia in fondo non sono così male. Vettura a parte, però, non ci dispiacerebbe vederlo un po’ più grintoso. Puoi farcela Jenson.

Sergio Perez – 6 – Più sfortunato del compagno di team. Chiude in zona punti, ma se la gomma non fosse scoppiata, come sarebbe finito il confronto con Button? Provaci ancora Perez.

Adrian Sutil – 4 – Centra in pieno Webber e chiude la gara in ultima posizione. Male, malissimo, da dimenticare.

Paul di Resta – 5 – Finisce con un testacoda al 26esimo giro la gara di di Resta. Come per il suo compagno di team l’ordine è dimenticare e ripartire.

Daniel Ricciardo – 6 – Parte dalle retrovie ma recupera e la zona punti sembra a portata di ruota. Peccato per la mancanza di affidabilità che lo costringe al ritiro. Sognando la Red Bull.

Jean-Eric Vergne – 5.5 – Anche lui parte dalle retrovie, anche lui è costretto al ritiro, ma appare meno combattivo rispetto al compagno di team, e non solo in Corea. Forse che il passaggio di Ricciardo in Red Bull l’ha destabilizzato? Urge ritrovarsi.

Valtteri Bottas – 5/6 – Vince il confronto con il più esperto compagno di team sia in qualifica che in gara, ma chiude comunque fuori dalla zona punti, pur recuperando posizioni rispetto alla partenza. Patisce anche quanto accade in pista durante la gara. Però… Non basta.

Pastor Maldonado – 5+ – Nonostante una buona partenza, il venezuelano non riesce a fare meglio della 13esima piazza. La safety car un po’ lo condiziona, ma per tutto il fine settimana non riesce a tenere… Bottas.

Charles Pic – 5 – Tre avvertimenti in Corea e penalizzazione di 10 posizioni in Giappone. Poco importa ai fini della classifica dal momento che ormai le retrovie sono l’habitat naturale del francese.

Giedo van der Garde – 5+ – Come Pic compie il suo dovere finendo davanti alle Marussia, peccato per il drive-trough in partenza che forse condiziona l’esito della sua gara.

Jules Bianchi – 4/5 – Penalità in vista anche per lui, come per Pic, a Suzuka. Abituato a lottare e a fare bene, la troppa foga e la voglia di far bene lo tradiscono. Punito.

Max Chilton – 4/5 – Chiude ancora una volta dietro a Bianchi e anche lui si becca una reprimenda. Solo la safety car gli impedisce di venire doppiato. Ennesima delusione.

Lorenza Teti

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