Il presidente dell’ACI Damiani rassicura: “Nessun rischio per la gara di Monza”

Malgrado le indagini giudiziarie, la gara di F1 non è in pericolo

E' stata definita "complicata" la situazione al circuito di Monza dal capo dell'ACI, che organizza il GP d'Italia: ma nonostante i problemi di asfalto riscontrati nella gara della Superbike lo scorso maggio, la gara di F1 si disputerà normalmente
Il presidente dell’ACI Damiani rassicura: “Nessun rischio per la gara di Monza”

L’autodromo di Monza sta vivendo giorni difficili: al centro di un’inchiesta della Procura del capoluogo brianzolo, la storica pista deve fare i conti anche con i problemi dell’asfalto, giudicato inadeguato e pericoloso. Ma il presidente dell’Automobil Club, organizzatore della gara di F1, tranquillizza: La 83ma edizione del GP d’Italia, il prossimo settembre, si correrà.

Se la Magistratura sta indagando i dirigenti del circuito in merito a false fatturazioni, reati fiscali e sull’appalto della ristorazione, un duro colpo alla credibilità del tracciato monzese è stato inferto in occasione del GP di Monza della Superbike lo scorso 6 maggio, con numerosi piloti caduti a raffica nei primi giri. In un clima incerto, che presentava l’alternanza di sole e pioggia, l’asfalto aveva innescato le polemiche tra gli addetti ai lavori e costretto a sospendere la gara dopo 8 giri: dopo le cadute tra gli altri di Marco Melandri, Carlos Checa, Max Biaggi e John Hopkins, alcuni piloti avevano definito “inadeguato” per le moto il tracciato di Monza. A seguito di queste proteste e su ordine della Procura militari della Guardia di Finanza hanno effettuato un sopralluogo in pista i primi di giugno, per verificare la bontà dell’asfalto, che sarebbe stato soggetto a sconnessioni e rigonfiamenti, a causa dei numerosi sbalzi di temperatura di quella giornata. Ma la situazione preoccupa non poco il paddock della F1, per le velocità che si raggiungono su un tracciato storico, teatro nei decenni scorsi di numerosi e clamorosi incidenti mortali.

I magistrati Walter Mapelli e Caterina Trentini, oltre a indagare sulla gestione dell’impianto da parte dell’ACI Milano e della sua controllata Sias (che organizza il GP a Monza fin dal 1922), hanno sentito per la questione asfalto i piloti della Superbike Marco Melandri e Max Biaggi, oltre al direttore di gara Gianfranco Carloia, nonché il presidente nazionale dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani. Ex pilota e dirigente di scuderie da corsa, Damiani ha spiegato la situazione: “L’Autodromo di Monza sta attraversando una situazione complessa ma non preoccupante. Ci sono complessità che vanno affrontate e che saranno risolte”. Il GP d’Italia a Monza si terrà il prossimo 9 settembre, tra poco più di due mesi, ma il capo dell’ACI rassicura i tifosi e spegne gli allarmismi: “Sono convinto che si riuscirà ad arrivare serenamente al Gran Premio”, ha concluso.

“Per il Gran Premio non ci saranno problemi di sorta”, spiega Angela Fortuna, avvocato di Paolo Guaitamacchi, presidente della Sias che con un esposto aveva dato il via alle indagini della magistratura. “Comunque a luglio verranno eseguiti dei lavori di risanamento del tratto di pista sospetto“. In particolare si procederà alla ripavimentazione del tratto alla curva Parabolica. Ma uno scoglio da superare c’è: occorre ancora che le commissioni della Csai, la Commissione Sportiva Automobilistica italiana, e della Federazione italiana di Motociclismo diano il loro parere tecnico sulla possibilità di poter affrontare in sicurezza gli appuntamenti previsti dal calendario.

Lorena Bianchi

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