Hamilton: “Quella curva era mia”

Il britannico della Mercedes ha bruciato in partenza il poleman Rosberg

Hamilton: “Quella curva era mia”

Ha finalmente eguagliato le 41 vittorie del suo idolo Ayrton Senna Lewis Hamilton, vincendo per la seconda volta a Suzuka, tracciato sul quale non è mai riuscito a centrare la pole ma dove ancora una volta ha beffato al via il compagno Rosberg, di fatto riducendo a molto poche le speranze per il tedesco di fare suo il Mondiale 2015. Con 277 punti in classifica generale contro i 229 di Nico e a cinque round dal termine, dopo la debacle di Singapore il campione del mondo in carica sembra sempre più vicino alla conquista del suo terzo titolo iridato.

“Non direi che è stata una mossa al limite” ha dichiarato Hamilton ai microfoni parlando della partenza, dove dopo un ruota a ruota con Rosberg è riuscito a sfilarlo alla seconda curva. “La traiettoria interna è quella e quindi era la mia curva. Eravamo molto, molto vicini, sottosterzo e con scarso grip e immagino che Nico stesse finendo fuori pista ma questo è quello che succede quando sei all’esterno. Le corse sono così”.

Hamilton ha parlato anche di alcuni bloccaggi che hanno interessato la sua monoposto a inizio gara: “Non sei mai rilassato quando sei al comando, continui a spingere al massimo per aumentare il vantaggio, devi controllare le gomme… A un certo punto avevo delle fortissime vibrazioni che mi hanno causato mal di testa. Per quindici giri circa è andata avanti così e ho pensato che le gomme prima o poi mi avrebbero abbandonato, era tutto appannato e non ce la facevo più ad aspettare di rientrare. Poi con le gomme fresche non ho più avuto alcun problema di bloccaggio”.

“Ho sempre amato guardare Ayrton guidare e vincere”, ha poi rivelato il britannico, decisamente emozionato per aver raggiunto il record del suo idolo da bambino. “Non riesco a descrivere quello che sento al momento. Non posso credere se penso a quando ho cominciato in F1 nel 2007 e a quando guardavo Senna correre a Suzuka… e oggi sono io a vincere qui”.

“E’ stato decisamente importante per noi tornare a vincere dopo Singapore. Le Ferrari sono state molto veloci nelle ultime gare e abbiamo dovuto fare un passo indietro per essere sicuri di tornare al top qui in Giappone. La macchina era perfetta oggi in pista”, ha concluso il pilota Mercedes.

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