Grosjean: “Il 2014 un anno psicologicamente pesante”

Il ginevrino ha patito il peso della promozione a leader Lotus e le difficoltà tecniche

Grosjean: “Il 2014 un anno psicologicamente pesante”

La mancanza di affidabilità della Lotus ha trasformato il 2014 in una sorta di annus orribilis. Questo il bilancio fatto fa Romain Grosjean ai microfoni della radio francese RMC.

“Psicologicamente è stata la stagione più dura della mia carriera perché le buone prestazioni sono sempre state mascherate dai problemi della macchina, al contrario del 2012 quando ero io a sbagliare – ha affermato – Tra l’altro per me era la prima volta da leader di una squadra per cui l’energie spese per capire e indirizzare il gruppo nella giusta direzione sono state molte”.

Il 28enne pare però non aver perso l’ottimismo. “E’ complicato individuare la bontà di una monoposto prima dei test invernali – ha proseguito – Ad esempio dai dati della galleria del vento eravamo convinti che la E22 sarebbe stata buona e invece dopo appena tre giri in pista abbiamo capito che non era così. Ciò che ci conforta è che il motore Mercedes è più avanzato, efficente e facile da usare del Renault, un aspetto che ci potrà aiutare per avere un mezzo più competitivo nel suo complesso. Spero quindi di poter assaggiare di nuovo lo champagne sul podio e poi comunque a maggio diventerò nuovamente papà, dunque essere positivi è d’obbligo”.

Chiara Rainis

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