Gran Premio d’Australia, Anteprima FLASH: Meteo e Orari Aggiornati

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Dichiarazioni del giovedì

Daniel Ricciardo: «È emozionante essere qui, senza dubbio. E non solo perché questa è la mia terra, ma perché si torna a correre. Ma per me tornare qui, ecco… (colpo di tosse). Scusate, l’emozione! Ogni volta che sono qui c’è sempre un bel brusio di appassionati. È una cosa che non cambierà finché si correrà qui in Australia, ne sono certo. Credo che il passo gara sia il nostro punto forte, molto di più della qualifica. Vedremo cosa accadrà, non lo so insomma, solo il tempo ce lo dirà. Domenica ognuno vedrà il proprio passo gara a che punto è, noi inclusi».

Esteban Gutierrez: «Il mio periodo in Ferrari è stato interessante, in particolare con il ragazzo che è qui davanti a me (Sebastian Vettel, ndr). Credo sia stata un’esperienza, quella del terzo pilota, che mi abbia aiutato molto, permettendomi di osservare molte cose da un diverso punto di vista e naturalmente mi ha reso “affamato” per quanto riguarda il ritorno in pista in un Campionato di Formula Uno: cominciare ciò che più amo, correre, sedermi al posto di guida di una monoposto. Con Haas credo che l’aspetto più difficile sia integrare tutte le parti del Team, perché c’è un continuo flusso di informazioni in generale… Tutto è nuovo e ci sono un sacco di procedure che devono essere ben definite. Ci sono stati momenti difficili durante i test, altri molto buoni e dobbiamo concentrarci su questo».

Rio Haryanto: «Essendo il primo pilota indonesiano a correre in Formula Uno, c’è davvero un grande supporto da chi è a casa. Ovviamente il fatto di poter partecipare ad un Campionato è una grande cosa, sono davvero orgoglioso e sono sicuro che l’intera nazione sia orgogliosa di avermi in Formula Uno. Ho un sacco di cose da apprendere ed il mio obbiettivo è proprio quello di imparare il più in fretta possibile e creare un ottimo feeling con il Team, così vedremo come andrà in gara». 

Jolyon Palmer: «La cosa migliore di essere un pilota di Formula Uno? Correre ovviamente! L’anno scorso è stato un po’ frustrante rimanere al margine dopo la GP2, ma ho imparato molto e questo rende ancora più dolce il fatto di essere qui. L’anno scorso ero qui a Melbourne, ho fatto il giro della pista a piedi e tutto quanto, ma essendo un pilota di riserva le chance sono sempre poche. Perciò non vedo l’ora di essere a bordo per le FP2 e le FP3. Mi è difficile dire cosa aspettarsi dal Team Renault, ora come ora. Prendendo il posto della Lotus ci sono stati un po’ di ritardi e difficoltà, per cui quest’anno puntiamo ad una rifondazione dal basso. Credo sia importante formare delle solide basi ed il Team ha una grande potenziale per fare bene negli anni a venire».

Lewis Hamilton: «Non ricordo d’aver detto che c’è ancora molto da aspettarsi da parte mia, ma va bene. L’ho detto davvero? Forte, mi piace. Lo spero davvero allora! Non lo so, si cerca sempre la perfezione, si cerca sempre di crescere, sia dentro che fuori dal mondo sportivo. Non so cosa arriverà. Non so quando crescerò ancora e se succederà, ma credo che sia la stessa cosa per ognuno di noi, ed è per questo che sono emozionato». 

Sebastian Vettel: «Credo possiamo dare realmente fastidio a Lewis e la Mercedes quest’anno. Ovviamente la domanda è se siamo già al punto giusto, però siamo su un buon circuito, stiamo facendo progressi, abbiamo fatto così lo scorso anno, credo che abbiamo fatto un ulteriore step in avanti durante l’inverno, ma come ho già detto, non so se sia sufficientemente grande, è opportuno aspettare le prime due gare e vedere. Ovviamente il nostro obbiettivo è ribaltare la situazione, ma non sarebbe una sorpresa se dicessi che la Mercedes è ancora la favorita. Noi cercheremo quindi di esseri i favoriti in futuro. Il nostro punto debole è la qualifica, perciò credo che potenziando il nostro pacchetto, dal motore al telaio, abbiamo innalzato le nostre chance di fare bene. Solitamente ruota tutto attorno alla performance sul giro secco della vettura e sappiamo di essere ancora un poco indietro. Non ho una risposta ma abbiamo un piano: sappiamo cosa vogliamo fare e dove vogliamo arrivare, per cui procedendo a poco a poco spero miglioreremo e saremo in migliori posizioni presto, con più pole position in tasca».

Matteo Bramati, Andrea Villa