Formula 1 | Verstappen, il quarto titolo non sana la frattura con i media britannici
La stampa e le emittenti inglesi continuano a faticare ad abbinarlo a leggende come Michael Schumacher, Alain Prost e Lewis Hamilton
Formula 1 Verstappen – Dopo aver conquistato il quarto titolo mondiale al Gran Premio di Las Vegas, Max Verstappen si è unito all’élite della Formula 1, al fianco di campioni come Alain Prost e Sebastian Vettel. Nonostante questo traguardo, il suo status di leggenda continua a dividere le opinioni, soprattutto in Gran Bretagna, dove la stampa ha sollevato dubbi sulla portata storica della sua carriera.
Il Telegraph ha suggerito che per entrare nell’Olimpo della Formula 1, il pilota olandese dovrebbe lasciare Red Bull, accusata di non avere il fascino di scuderie storiche come Ferrari e Mercedes. “Un team sponsorizzato da una bevanda energetica non suscita le stesse emozioni dei grandi marchi della tradizione. Se spera di consolidare la sua eredità, deve abbandonare il comfort del brand Red Bull e accettare una sfida più iconica,” si legge sulle pagine del quotidiano.
Stampa inglese restia verso Verstappen
Il Daily Mail, pur riconoscendo l’enorme talento del quattro volte campione, ha esplorato la percezione controversa che Verstappen ha in Gran Bretagna, in particolare dopo la discussa vittoria su Lewis Hamilton nel 2021: “È un pilota di straordinaria intelligenza e lucidità, capace di ottenere prestazioni che nessun altro potrebbe replicare con la Red Bull. Nonostante sia considerato un antagonista per molti britannici, il suo talento è innegabile”.
Dal canto suo, la BBC Sport ha preferito sottolineare la crescita personale e professionale dimostrata durante la stagione, in particolare nel weekend di Las Vegas: “La sua guida misurata e calcolata gli ha permesso di chiudere il campionato alla prima occasione utile, dimostrando la sicurezza e la calma che lo hanno contraddistinto durante tutto l’anno”.
Max fa parlare e discutere
Il dibattito attorno alla figura di Verstappen riflette le sfide di una carriera che si confronta con l’assenza di un contesto storico più tradizionale, ma che non può ignorare i successi già ottenuti. Con quattro mondiali in bacheca e un futuro ancora da scrivere, il pilota olandese resta una figura centrale nella Formula 1 moderna, capace di dividere e affascinare il pubblico globale.
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