Formula 1 | Pirelli, Isola: “A Zandvoort potremmo vedere più soste e sorpassi dell’anno scorso”

"Per la quarta volta nel 2022 portiamo le tre mescole più dure", ha aggiunto

Formula 1 | Pirelli, Isola: “A Zandvoort potremmo vedere più soste e sorpassi dell’anno scorso”

Archiviata Spa, la Formula 1 si sposta qualche ora di macchina più a nord per il Gran Premio d’Olanda. Per Zandvoort la Pirelli ha selezionato le tre mescole più dure: C1 hard/bianca, C2 media/gialla e C3 soft/rossa. Quest’anno il gap tra C1 e C2 è maggiore: un’altra ragione per cui in questo weekend i team potrebbero prediligere le due mescole più morbide. Il banking sulle curve 3 e 14 è di circa 18 gradi: per fare un confronto, la storica Parabolica sul vecchio tracciato di Monza ha un banking medio di circa 30 gradi. Rispetto ad altri circuiti moderni: Indianapolis ha un banking di 9 gradi e Jeddah di 12.

Zandvoort sottopone a forze G elevate lungo tutto il giro da 4,2 chilometri: frenare per l’entrata in curva 1 e in curva 11 genera una decelerazione di circa 5 G, mentre la curva 7 sottopone a un’accelerazione laterale anch’essa di 5 G. Come suggerisce il nome, la pista di Zandvoort può essere soggetta al deposito di sabbia sull’asfalto, e la posizione del circuito vicino alla costa determina anche frequenti cambi di direzione del vento.

“Zandvoort si è dimostrata una novità spettacolare nel calendario dell’anno scorso – ha detto Mario Isola, direttore motorsport di Pirelli. Le zone più impegnative per gli pneumatici sono le curve 3 e 14, entrambe con banking, le quali vengono percorse a velocità elevate e sottopongono le monoposto a una combinazione di forze: la deportanza insieme a accelerazioni laterali. Questo, oltre alle ulteriori sfide poste dalla conformazione del circuito, è il motivo per cui abbiamo selezionato le tre mescole più dure della gamma. È solo la quarta volta quest’anno che facciamo questa nomination, dopo i GP di Bahrain, Spagna e Gran Bretagna. Il nuovo pacchetto vettura-pneumatici introdotto quest’anno dovrebbe facilitare i sorpassi su una pista in cui la scorsa stagione era difficile superare: la maggior parte dei piloti infatti ha effettuato una sola sosta per non perdere la posizione, ma è possibile che questa volta puntino maggiormente sulle mescole più morbide: in questo caso potremmo vedere più strategie a due soste e i piloti potrebbero spingere ancora di più”.

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