Formula 1 | Pirelli, il punto sulle strategie dopo le prime libere a Melbourne
L'analisi di Mario Isola al termine del venerdì di lavoro in Australia
Come da copione il rinnovato circuito di Albert Park si è presentato “verde” e scivoloso fin dall’ inizio del fine settimana. Il nuovo asfalto non trattato ha mostrato un alto grado di evoluzione della pista man mano che la gomma si andava depositando sulla superficie.
La Ferrari, al comando in entrambe le sessioni delle prove libere ha fatto segnare con Charles Leclerc il miglior tempo di giornata nella FP2 fermando il cronometro a 1’18.978, utilizzando pneumatici P Zero Red soft. Le condizioni della pista hanno generato un po’ di graining con le vetture alla ricerca di grip con temperature relativamente basse. La sessione pomeridiana di FP2 è iniziata con temperature dell’aria di 21 grad e della pista di 30 gradi.
Anche se nuvoloso, non c’è stata pioggia ed è probabile che le condizioni restino asciutte per il resto del fine settimana. Due gli elementi chiave su cui tutti i team si sono concentrati: l’apprendimento del nuovo layout del circuito e la valutazione delle prestazioni delle diverse mescole nominate, con uno step in più del solito tra la mescola medium e quella soft per questo fine settimana. Fino a questo momento, il divario di prestazioni tra P Zero White hard e P Zero Yellow medium è di circa 0,8 secondi, con una differenza simile anche tra la medium e la soft.
Con il progredire dell’evoluzione della pista, questo gap potrebbe ancora diminuire nei prossimi due giorni.
Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing di Pirelli
“Oggi è stata una giornata interessante: abbiamo visto per la prima volta le vetture in azione sul nuovo layout della pista e i team hanno potuto verificare il gap tra medium e soft dato dal salto di mescola.
Finora questa si è rivelata la nomination giusta per questo fine settimana, visti i gap che abbiamo rilevato tra le mescole oggi, quindi è una scelta che potremmo ripetere in futuro in altre gare. Abbiamo notato un po’ di graining su medium e in particolare su soft in entrambe le sessioni.
Dato che questo aspetto influisce direttamente sul degrado, gestirlo sarà un elemento chiave per la strategia di gara, anche se ci aspettiamo che i team si concentrino sulle due mescole più dure, usando le soft per le qualifiche. Considerata l’alto grado di evoluzione della pista, non abbiamo ancora un quadro completo, quindi i dati finali che ricaveremo domani da FP3 saranno importanti anche in ottica strategia”.
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