Formula 1 | Mike Elliott spiega lo sviluppo della nuova Mercedes W13

"I cambiamenti al telaio sono enormi", ha proseguito il Direttore Tecnico della Mercedes

Mercedes, Elliott spiega lo sviluppo della nuova W13

Nella lunga cerimonia di presentazione della nuova Mercedes W13, vettura con cui Lewis Hamilton e George Russell andranno all’assalto del mondiale 2022 di Formula 1, Mike Elliott ha spiegato il programma di sviluppo che la squadra ha seguito nel corso dell’inverno, precisamente come la nuova monoposto sia il frutto di numerose ore di lavoro all’interno delle factory di Broxworth e Brackley. La monoposto che tra poco scenderà in pista a Silverstone per la classica sessione di shakedown, infatti, condivide ben pochi componenti con la W11 e con la W12, aspetto che ha costretto i tecnici a rivedere più volte i principi fondamentali del nuovo progetto.

“Per quanto riguarda il telaio, i cambiamenti alla W13 sono enormi”, ha affermato il Direttore Tecnico della Mercedes. “Personalmente non ho mai affrontato un cambiamento così importante in tutta la mia carriera. Penso che le modifiche regolamentari si dividano in tre aspetti: il primo è sicuramente l’aerodinamica, il secondo invece è la forma delle stesse vetture e quanto influisce sull’aerodinamica. Terzo ma non meno importante il tetto spese”.

“Gli ingegneri amano queste sfide e quindi si tratta di un’opportunità importante”, ha proseguito. “Nel mondo dell’aerodinamica i miglioramenti riguardano piccole aree, mentre qui abbiamo davanti una vettura totalmente rivoluzionaria, con un regolamento che offre tante opportunità ma anche tante incognite. Come team, nonostante i successi delle ultime stagioni, siamo partiti da zero con questo nuovo modello. Non abbiamo dati riferiti al passato e quindi lo sviluppo è partito da un foglio bianco e senza avere indicazioni pregresse”.

Sullo sviluppo ha affermato: “I team hanno iniziato a lavorare con diverse allocazioni all’interno della galleria del vento e con ore di impegno al CFD. Per i tecnici è stato un test importante e interessante, ma ovviamente ci sono dei rischi, anche in termini di competitività. Per raggiungere le forme aerodinamiche che volevamo abbiamo dovuto riconfrzionare gli ingombri, le sospensioni e il layout del sistema elettrico e delle centraline”.

Infine sulle gomme: “Quello che abbiamo visto nei test, in particolare ad Abu Dhabi alla fine del 2021, è che ci sono sottili differenze. Cambierà ciò che vogliamo fare con l’assetto, ma è un passo nella giusta direzione poiché penso che la gomma aiuterà a migliorare le gare, non si surriscalderà e sarà più facile da gestire”.

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