Formula 1 | GP Ungheria, Pirelli svela le caratteristiche dell’Hungaroring

Grip e carichi laterali elevati per il tracciato situato alle porte di Budapest

Isola: "Si tratta di una gara particolarmente impegnativa"
Formula 1 | GP Ungheria, Pirelli svela le caratteristiche dell’Hungaroring

Tutto pronto in casa Pirelli per il prossimo Gran Premio d’Ungheria, dodicesimo appuntamento di questo mondiale 2019 di Formula 1. Dopo il freddo e la pioggia affrontate durante la domenica di Hockenheim, la casa italiana dovrà vedersela con il caldo e e la tortuosità del tracciato situato alle porte di Budapest, aspetto che metterò in primo piano la strategia e il consumo delle mescole. L’Hungaroring, ricordiamo, è un circuito dal carico laterale e dal grip abbastanza elevato, fattori che porterà le squadre a valutare attentamente la gestione delle mescole durante la giornata di libere del venerdì.

“Come da tradizione, l’Ungheria ospita l’ultimo gran premio prima della pausa estiva”, ha affermato Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing di Pirelli. “Per i piloti, si tratta di una gara particolarmente impegnativa dal punto di vista fisico e strategico. È un tracciato piuttosto stretto sul quale è difficile sorpassare, oltre ad essere scivoloso fuori traiettoria. Di conseguenza, la posizione in griglia di partenza è fondamentale”.

“Questa è una gara che può riservare delle sorprese e in passato abbiamo visto che i Team possono ottenere un buon risultato anche con monoposto meno performanti”, ha proseguito. “Nel 2018, con tre mescole molto simili a quelle di quest’anno, sono entrate in gioco diverse strategie, dopo una qualifica condizionata dalla pioggia. Speriamo di avere la stessa varietà di tattiche anche quest’anno”.

* Hungaroring si contraddistingue per la rapida successione di curve, la maggior parte delle quali lente. I pneumatici lavorano costantemente, senza possibilità di raffreddarsi.
La media delle temperature ambiente e asfalto sono tra le più elevate della stagione. Il caldo non solo aumenta il degrado termico, ma rappresenta anche una vera sfida per i piloti. Oltre ad essere lento, questo circuito è situato in una conca: di conseguenza il flusso d’aria sulle monoposto è scarso.

*I livelli di usura e degrado dei pneumatici sono generalmente bassi. Le tre mescole nominate per questa gara sono simili a quelle del 2018, quando furono scelte medium, soft e ultrasoft. La mescola C2 (la hard in Ungheria) è leggermente più morbida rispetto alla medium 2018 e viene spesso utilizzata anche quando viene nominata come hard. In nove gare su undici finora disputate sono state utilizzate tutte e tre le mescole.

*I team usano configurazioni ad alto carico aerodinamico, adatte per questo tipo di circuito, sul quale è molto importante anche il grip meccanico.

*Nel 2018 i tre piloti a podio hanno usato tre diverse strategie. Lewis Hamilton su Mercedes ha vinto con una sosta ultrasoft-soft, fermandosi al giro 25 (di 70) e senza mai utilizzare la mescola più dura. Tattica alternativa soft-ultrasoft per Sebastian Vettel, secondo, mentre Kimi Raikkonen è arrivato 3° con due pit stop effettuati.

*L’attuale record in gara (1m19.071s) appartiene a Michael Schumacher e risale al 2004.

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