Formula 1 | Anteprima Ferrari: Leclerc vuole sfatare il tabù Monaco
Due pole position nel 2021 e 2022 e solo un quarto posto dopo una strategia imbarazzante
Il Gran Premio di Monaco è l’ottava gara della stagione, nonché la corsa di casa di Charles Leclerc, che sulla pista più corta del mondiale, lunga 3.337 metri ha conquistato per due volte la pole position, ma la domenica ha sempre raccolto poco. Nonostante si tratti del tracciato più tortuoso del mondiale, in certi passaggi si viaggia vicino ai 300 km/h ma lungo le sue 19 curve il minimo errore rischia di costare carissimo, con danni alla vettura che spesso comportano la fine della gara. Nel suo punto più largo, il circuito è largo infatti soltanto 10 metri, appena lo spazio sufficiente per far correre due monoposto ruota a ruota.
Punti iconici. Tra le sezioni più caratteristiche del tracciato ci sono la prima curva, ovvero Sainte-Devote, e la salita del Casino, tratti che vengono percorsi a velocità incredibili se si pensa che siamo in piena area urbana. Il lentissimo tornante di curva 6 (Vecchia Stazione, ndr) offre una delle poche opportunità di sorpasso prima che la pista svolti verso il tunnel. Il terzo settore è il più impressionante sotto il profilo visivo, perché le ruote sfiorano i guard-rail alle due chicane delle piscine e alla Rascasse, la penultima curva che immette sul rettilineo del traguardo, che poi tanto rettilineo non è, visto che si tratta di una lunga semi curva. I sorpassi sono quasi impossibili, e per questo i piloti si concentreranno soprattutto sulle qualifiche, a tutti gli effetti la prima parte del Gran Premio.
Strategia. Una buona posizione in pista è tutto a Monaco, il che significa che praticamente ogni squadra opterà per la strategia a una sola sosta nel tentativo di mantenerla. In condizioni di asciutto i piloti spesso partono con gomme soft o medie per avere ritmo veloce ma costante durante i primi giri. Il passaggio alla mescola dura avviene nella finestra di giri che va dal 22 al 38. Ovviamente in caso di Safety Car o pioggia la situazione può diventare decisamente caotica e la corsa improvvisamente può trasformarsi in una roulette, come accaduto soprattutto nel 2022, e la Ferrari, specialmente con Leclerc, ne sa qualcosa, e in modo meno invasivo lo scorso anno.
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