Force India ancora contro la Manor
Per il vice team principal Fernley le monoposto saranno insicure
Da principale voce contro il ritorno in griglia della ex Marussia ora Manor, a fatto avvenuto, la Force India per non mostrarsi attaccata ai quattrini, ossia a quei comodi 30 milioni di sterline che altrimenti sarebbero stati divisi tra le scuderie, si appella a questioni etiche.
“Noi gli auguriamo il meglio e ci teniamo a sottolineare che i soldi non hanno alcuna rilevanza – ha riferito ad Autosport il vice boss Bob Fernley – Il problema è che ci hanno chiesto di fare delle concessioni in merito alla sicurezza. Come si può accettare un’auto tecnicamente pericolosa perché non costruita secondo le nuove regole? Ci piacerebbe poi capire bene il progetto dietro al rilevamento e la sua sostenibilità. Per ora non ci è giunta alcuna informazione”.
La scorsa settimana però sono stati resi noti il nome del proprietario, ossia Stephen Fitzpatrick patron della Ovo Energy, quello del presidente Justin King, ex capo della Sainsbury’s e del direttore sportivo, il solito Graeme Lowdon.
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