Ferrari | Vasseur: “Non sono preoccupato, c’è ancora tempo prima della Q3”

"Dobbiamo perfezionare l'approccio nel giro di ricognizione", ha detto il francese

Ferrari | Vasseur: “Non sono preoccupato, c’è ancora tempo prima della Q3”

Il weekend della Ferrari ad Abu Dhabi inizia certamente in salita. Charles Leclerc avrà una penalità di dieci posizioni sulla griglia di partenza domenica per la sostituzione delle batterie. Un guaio, un po’ nell’aria, arrivato a inizio Libere 1. Peccato, perché per quanto riguarda la lotta per il campionato costruttori, già difficile in condizioni normali, adesso si fa veramente complicata per la Scuderia con sede a Maranello. E’ stata anche la giornata di Arthur Leclerc, all’esordio con la SF-24 al fianco del fratello, ma soprattutto quella che ha evidenziato ancora una volta i problemi della monoposto nel giro di lancio con gomme soft e pista fredda. Una situazione, come spiega Vasseur, che ha caratterizzato in negativo la stagione della Rossa.

“Abbiamo dovuto sostituire la batteria, il che comporta una penalità per domenica – ha detto Fred Vasseur, team principal della Ferrari. Non è l’inizio ideale, ma dobbiamo mantenere lo stesso approccio: concentrarci su noi stessi, fare il massimo e vedere domenica sera dove saremo. Sicuramente, iniziare così rende tutto più complicato, ma spingeremo fino all’ultima curva dell’ultimo giro con entrambe le vetture per ottenere il massimo possibile. Vedremo poi dove saranno le McLaren, ma la priorità è rimanere focalizzati sul nostro lavoro senza pensare troppo a loro”.

“La nostra difficoltà principale nei recenti weekend è stata portare le gomme alla giusta temperatura quando l’asfalto è più freddo, come si è visto a Las Vegas e in Qatar. Trovare la finestra giusta per le gomme è cruciale, ma altrettanto complicato: questo significa che dobbiamo ottimizzare continuamente, sessione dopo sessione e set dopo set. Il giro più importante sarà comunque l’ultimo della Q3, quindi abbiamo ancora un paio di opportunità per perfezionare l’approccio al giro di preparazione. È lo stesso per tutti. La macchina ha un buon bilanciamento, il resto funziona bene, e dobbiamo concentrarci sul nostro giro. Le McLaren? Non mi sorprendono: stanno facendo un ottimo lavoro. La scorsa settimana nelle libere sembravano in difficoltà, poi però hanno recuperato. Quanto a Max, domenica è stato molto forte, mentre sabato meno; per noi è stato l’opposto: venerdì bene, poi meno nei giorni successivi. La pista cambia e bisogna adattarsi rapidamente, dato che la finestra di rendimento ottimale è molto stretta”.

Ferrari, Vasseur sulla stagione e sull’esordio di Arthur Leclerc

“Soddisfatto della stagione? Ne parleremo domenica! Ma, in generale, penso che sia stata un’annata positiva. Se guardiamo i risultati: cinque vittorie, diverse pole position e il 55% di punti in più rispetto allo scorso anno. Questo dimostra che la direzione è quella giusta. Essere ancora in lotta per il campionato costruttori è un bel passo avanti. Ora dobbiamo concentrarci sull’ultima gara, ma è stata una buona stagione. Sono soddisfatto del lavoro del team, dell’approccio e dell’umore generale: abbiamo fatto progressi significativi, gettando una base solida per il futuro. Quanto alla macchina, c’è margine di miglioramento su più fronti, ma se dovessi scegliere un aspetto, direi che dobbiamo perfezionare la gestione del giro lanciato. Ad esempio, oggi Charles ha incontrato traffico e ha dovuto rallentare, una situazione tutt’altro che ideale per noi. Carlos, invece, ha saltato le PL1, quindi ha dovuto recuperare terreno velocemente. Non sono preoccupato: c’è ancora tempo fino alla Q3”.

Sull’esordio di Arthur Leclerc: “Tra tutti, credo che il più emozionato fosse Charles: per lui dev’essere stato speciale avere Arthur in pista. Dal canto suo, ha svolto un ottimo lavoro al simulatore durante l’anno, e dargli tempo in pista era necessario per confrontare i risultati. Con l’attuale regolamento, possiamo farlo solo nelle Libere 1, quindi questa è stata un’opportunità importante per lui. Sono contento del suo lavoro, anche perché il simulatore non è affatto semplice, e il suo contributo è stato enorme per tutta la stagione. I piloti al simulatore seguono tutte le sessioni e, di notte, testano gli assetti che vogliamo provare per il giorno successivo, quindi non hanno tempo di lamentarsi (ride). È comunque fondamentale che abbiano anche esperienze dirette in pista per paragonare le performance su una macchina reale”.

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