Ferrari, Massa: “Abbiamo fatto un passo avanti”
"Il test svolto al Mugello un'opportunità positiva"
Sono appena arrivato a Barcellona e non vedo già l’ora che questo weekend di gara abbia inizio, dopo la lunga pausa dal GP del Bahrain. L’elemento più importante di queste tre settimane è stato sicuramente il test svolto al Mugello, un’opportunità extra davvero positiva, anche se non so quanto sia stato effettivamente determinante. Non fraintendetemi, è sempre importante poter provare, ma per correre al Mugello non abbiamo certo guadagnato un test in più precampionato e non sono sicuro se questa sia effettivamente la strada giusta da percorrere.
Tuttavia, non posso negare che sia stato fantastico guidare di nuovo una monoposto al Mugello. E’ una pista davvero speciale, la prima sulla quale ho debuttato con la F1 e che richiama alla memoria bellissimi ricordi legati alle corse disputate nelle categorie junior. E ‘stato emozionante tornarci, soprattutto con la Ferrari, anche perché, nonostante si trattasse di un test, c’era un gran numero di spettatori a sostenerci.
Forse è un po’ troppo presto per dire quanti siano effettivamente stati i progressi che abbiamo fatto ma una risposta concreta l’avremo solo nelle qualifiche di sabato, a Barcellona. Di sicuro abbiamo fatto un passo avanti, introducendo nuove soluzioni che Fernando ha provato nell’ultimo dei tre giorni di test, registrando un incremento nelle prestazioni, mentre ora abbiamo ulteriori elementi da valutare anche per il venerdì.
Non ci sono dubbi sul fatto che tutti abbiano lavorato intensamente al Mugello ma anche nel periodo precedente. Tuttavia questo è un aspetto comune a tutte le altre squadre impegnare nello sviluppo delle rispettive monoposto. Lo abbiamo detto già molte volte, ma resta un’osservazione valida ancora oggi: dobbiamo fare un passo in più rispetto alle altre squadre che erano più veloci di noi nella prima parte della stagione. Quest’anno la competizione è molto serrata ed anche il minimo progresso può fare la differenza.
Già in Bahrain mi sono sentito più sicuro in macchina. Siamo riusciti a migliorare il nostro passo ed abbiamo lavorato principalmente sugli pneumatici e sullo studio del loro comportamento.
Oltre al test del Mugello, ho passato un po’ di tempo a Maranello dove ho svolto una giornata al simulatore e quella stessa sera ho partecipato ad una bella cena con tutti i meccanici e gli ingegneri che lavorano sulla mia vettura. E ‘sempre piacevole poter passare del tempo con loro, non solo in pista, ma anche fuori in un ambiente più rilassato. Martedì invece sono stato a Fiorano in occasione dell’evento organizzato per commemorare il trentesimo anniversario della morte di Gilles Villeneuve, nel quale suo figlio Jacques ha guidato la 312 T4. Jacques ed io siamo stati compagni di squadra alla Sauber nel 2005 e ci incontriamo di tanto in tanto. Mi ha emozionato vederlo guidare la monoposto di suo padre in un giorno così importante. Ero troppo giovane per aver seguito Gilles in televisione, ma ho visto moltissimi video che raccontavano le sue imprese. La gara di Digione è sicuramente quella più famosa, ma mi piacciono tutte quelle da cui emerge il suo stile di guida così speciale. Non ho mai guidato la 312 T4, ma qualche anno fa, quando la Ferrari ha organizzato un evento per celebrare il suo sessantesimo anniversario, ho guidato una delle monoposto di Niki Lauda. E ‘stato emozionante anche perché sono vetture con molto grip, praticamente prive di deportanza aerodinamica ma con un sacco di potenza anche grazie ad un cambio vecchio stile. In quegli anni si guidava in modo completamente diverso da oggi. Il giorno precedente avevo anche provato una vettura ancora più antica, una di quelle utilizzate da Farina – che aveva il pedale dell’acceleratore al centro e il freno a destra. Una situazione davvero singolare.
Ritornando al presente, non vedo l’ora di correre a Barcellona. Ho ottimi ricordi legati a questa gara. Nel 2007 sono stato protagonista di un bel duello con Fernando alla prima curva che poi si è concluso con la mia vittoria. L’anno seguente è andato altrettanto bene visto che ho conquistato il secondo posto. Naturalmente quello di Barcellona è il circuito più noto in calendario, se si considerano tutti i test svolti là. Tuttavia non si conosce mai un tracciato fino in fondo anche perché ogni volta cambiano le condizioni climatiche che possono avere un effetto sul comportamento della vettura. Mi auguro che quest’anno il mio risultato possa avvicinarsi a quello ottenuto in quei due anni: questa almeno è l’obiettivo da perseguire.
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