F1 | Zak Brown: “Montecarlo affascinante, ma deve adeguarsi ai mercati di Serie A”

L’ingresso di Las Vegas nel calendario del 2023 porterà la Formula 1 a visitare gli States per ben tre volte nel corso della stagione, con l’inserimento di Miami a partire da questa stagione e la presenza costante e in pianta stabile di Austin ormai dal 2012. Si è parlato in questi giorni di quali Gran Premi, alcuni anche storici come Montecarlo, possano di colpo perdere il privilegio di ospitare il Circus in pianta stabile. Ormai si ragiona per business, mercati “affascinanti” e quant’altro. Si mettono sempre le mani avanti con la frase “Rispettiamo la storia dello sport”, salvo poi dare la mazzata.

“Monaco è da sempre la parte più affascinante della Formula 1 – ha detto Zak Brown, team principal della McLaren citato dalla ESPN. Penso che Miami, Singapore e Las Vegas siano mercati piuttosto importanti, e Monaco dovrebbe raggiungerli dal punto di vista commerciale, e pensare anche a come adattare la pista, perché le macchine sono più grandi e le corse sono più difficili. La storia va presa in considerazione, ma bisogna anche tenere conto dello spettacolo: badate bene, preferirei di gran lunga avere Monaco, ma proprio come lo sport è più grande di qualsiasi pilota o squadra, credo che lo sia anche più di qualsiasi Gran Premio”.

“Mi sembra appropriato correre a Las Vegas di sabato sera, penso che sarà fantastico per la Formula 1. Vogliamo rispettare la storia di questo sport, ma tanti altri sono cambiati negli ultimi tempi per adattarsi al mondo che cambia, e credo che la gara di sabato sera a Las Vegas sia la cosa più ovvia. Ora negli USA ci sono tre gare, e tre mercati fantastici, è un programma perfetto dal punto di vista americano. Se potessi usare una bacchetta magica, mi piacerebbe vedere 21 o 22 gare: 17 o 18 sempre al loro posto e altre sette o otto che ruotano, perché più lo sport cresce nel mercato globale, meglio è. Mi piacerebbe avere 30 scelte ma gareggiare in 21 o 22 di esse ogni anno. Dico che ci sono mercati di Serie A e mercati di Serie B, credo che quelli di Serie B debbano essere in calendario ogni due anni”.