F1 | Verstappen, nessuna sanzione per l’insulto ai commissari: la FIA chiude il caso

Max Verstappen ha definito i commissari ad Abu Dhabi degli "stupidi idioti"

F1 | Verstappen, nessuna sanzione per l’insulto ai commissari: la FIA chiude il caso

F1 Verstappen – La FIA ha deciso di non sanzionare Max Verstappen per l’insulto rivolto ai commissari sportivi durante il Gran Premio di Abu Dhabi 2024. Il pilota della Red Bull aveva definito il collegio degli steward “stupidi idioti” nel corso dell’ultima gara della stagione, esprimendo il proprio disappunto per una penalità ricevuta al via. La conferma è arrivata attraverso un portavoce della Federazione Internazionale, che ha dichiarato chiuso l’episodio il giorno successivo alla conclusione della corsa a Yas Marina.

L’incidente alla partenza con Oscar Piastri aveva portato a una penalità di dieci secondi per il campione del mondo, che aveva commentato con tono polemico via radio, definendo eccessiva la sanzione. Verstappen si era poi scusato con il pilota della McLaren al termine della gara, ma il suo sfogo è finito comunque sotto i riflettori di stampa e addetti ai lavori, soprattutto dopo i tanti scontri che si sono verificati tra lo stesso alfiere della Red Bull e gli uomini della FIA.

Verstappen, stavolta la FIA soprassiede

La Federazione, impegnata quest’anno a inasprire le regole sulle condotte in pista e sulle dichiarazioni ufficiali, ha scelto di non intervenire ulteriormente sull’accaduto, valutandolo come una reazione a caldo durante la competizione. Diversa, invece, la posizione rispetto a un’altra uscita del quattro volte iridata, questa volta avvenuta nella conferenza stampa del GP di Singapore. Per aver utilizzato un linguaggio inappropriato, il 27enne dovrà scontare una giornata di attività socialmente utili.

L’occasione sarà il galà FIA di fine anno, in programma a Kigali, capitale del Rwanda. Qui, il pilota parteciperà a un’iniziativa rivolta ai giovani del programma motorsport locale, condividendo la propria esperienza e offrendo consigli. La decisione di non procedere per l’insulto agli steward potrebbe rappresentare un segnale distensivo, dopo una stagione caratterizzata da tensioni tra il campione e gli organi sportivi. Un gesto che mira forse a stemperare i contrasti emersi durante l’anno e a evitare ulteriori frizioni in vista della prossima annata.

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