F1 | Red Bull, Verstappen: “Mai avuto bisogno di uno psicologo. Il giorno in cui mi arrabbierò davvero smetterò di correre”
"In questo sport bisogna mantenere sempre la calma", ha detto Max
Max Verstappen ha accolto con positività il settimo posto di Silverstone. Nonostante i problemi avuti sulla sua RB18, il campione olandese non ha perso tanti punti nei confronti di Leclerc. Alla vigilia del Gran Premio d’Austria il pilota della Red Bull ha raccontato quei momenti difficili dopo aver raccolto un detrito lasciato in pista da Tsunoda dopo il testacoda che ha causato anche un contatto con Gasly, suo compagno di squadra.
“Perdevo circa due secondi al giro quando ho preso con il fondo il pezzo di Tsunoda – ha detto Max in conferenza stampa. E’ stata una domenica dura, pensavo fosse una foratura, poi la sospensione, insomma un po’ di tutto. La macchina era molto lontana da una condizione ottimale e normale pur lavorando sul bilanciamento. Adesso è il momento del Gran Premio d’Austria, è una pista che adoro e siamo sempre andati bene qui in passato”.
Poi la conferenza stampa si sposta sul lato psicologico e di come i piloti lavorano sotto l’aspetto mentale: “Non ho mai lavorato con uno psicologo ma il nervosismo non aiuta mai in questi casi, però non credo che le gare possano essere influenzate da questo fattore. Se un giorno magari dovessi arrabbiarmi di più, probabilmente smetterei di correre. In questo sport bisogna mantenere il più possibile la calma”.
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