F1 | Red Bull, Horner: “Ogni decisione contro di noi, manca Charlie Whiting”
"Mi dispiace per Michael Masi, ma siamo troppo regolamentati", ha aggiunto
Non le manda a dire Christian Horner al termine del Gran Premio dell’Arabia Saudita vinto da Lewis Hamilton. La lotta tra i due leader del mondiale, oggi a pari punti a una sola gara dalla fine è stata dura, ed è stata gestita molto male dalla Race Control, sotto tanti punti di vista. Il team principal della Red Bull si scaglia ancora una volta contro la FIA, alimentando polemiche che sicuramente ci porteremo dietro nelle prossime settimane, anche a mondiale assegnato.
“Ci sono state tante situazioni difficili da affrontare per la direzione gara visti gli incidenti – ha detto Horner al termine della gara – quindi sotto questo punto di vista probabilmente siamo stati fortunati ad arrivare secondi, considerando specialmente la quantità di danni subiti nel retrotreno della vettura. Non so cosa stesse facendo Lewis, perché Max voleva cedere la posizione così come indicato dalla direzione gara, ha rallentato ed è evidente. Non so se Lewis non volesse passarlo prima della zona DRS, ma è stato molto strano vederlo tamponare Max. Abbiamo preso una penalità di cinque secondi successivamente, mi è sembrata un po’ esagerata, entrambi sono andati fuori pista. Max ha lottato come un gladiatore, è una lotta diretta. Per i tifosi è certamente fantastica, abbiamo una possibilità ed è ora di prenderla!”.
Nel ring del dopo gara, Horner si è scagliato contro Michael Masi: “Credo ci siano troppi regolamenti: oggi il nostro sport ha sentito la mancanza di Charlie Whiting, mi dispiace dire una cosa del genere. E’ certamente difficile prendere delle decisioni su un circuito come questo per Michael e i commissari, ma è così per tutti. Ogni decisione presa è andata contro di noi, così come a Losail due settimane fa. Dopo aver ricevuto i cinque secondi di penalità abbiamo cercato di staccarci da Lewis, ma il fondo di Max era danneggiato e le gomme a fine vita, quindi è stato meglio arrivare secondi anziché ritirarci”.
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