F1 | Racing Point, Perez sull’Ungheria: “Pista tecnica, difficile mettere insieme un giro”
"Il mio miglior ricordo qui è la gara del 2013 con la McLaren", ha detto Checo
L’inizio mondiale di Sergio Perez è certamente positivo, complice anche una macchina, la RP20 sotto la lente di ingrandimento della Formula 1 e della FIA per la netta somiglianza con la Mercedes W10 del 2019. Per questo motivo, la Renault ha fatto reclamo domenica scorsa dopo il Gran Premio di Stiria per vederci più chiaro, e alcune componenti della vettura sono state sequestrate. Detto questo, il messicano, al centro anche del mercato piloti visto il probabile arrivo di Vettel l’anno prossimo, cerca di concentrarsi solo sulla gara di domenica in Ungheria, in una pista che non gli è andata quasi mai a genio, tranne che per qualche rara eccezione.
“Mi piace il layout dell’Hungaroring, ma qua non ho mai avuto molta fortuna – ha detto Sergio Perez. E’ stretto e tortuoso, e solitamente rende le gare molto interessanti, con il primo settore che offre alcune opportunità di sorpasso. Per lanciare la macchina in curva 1 devi avere davvero molta fiducia nei freni, lì i piloti sono disposti a correre dei rischi. E’ una pista tecnica, non è facile mettere insieme un giro pulito: è sempre sporco fuori traiettoria e ogni errore nelle curve di bassa e media velocità costa parecchio in termini di tempo sul giro, qui mantenere la velocità è più importante rispetto agli altri tracciati. Il mio ricordo più bello qua ai tempi della McLaren, nel 2013: era una vettura difficile e non potevo pensare di andare in Q3 in Ungheria, ma sono stato in grado di farlo mettendo insieme un giro perfetto, arrivando nono. Poi sono riuscito ad andare a punti in gara, completando un buon weekend”.
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