F1 | Pagelle GP Bahrain – Vettel è il mago delle gomme, beffati i due alfieri Mercedes, Gasly da applausi…

Ericsson regala i primi sorrisi all'Alfa Romeo, delude Leclerc...

F1 | Pagelle GP Bahrain – Vettel è il mago delle gomme, beffati i due alfieri Mercedes, Gasly da applausi…

Il GP del Bahrain si becca un bel 9 pieno , perché il secondo GP stagionale diverte all’inizio e tiene con il fiato sospeso alla fine, incollando gli appassionati alla tv. L’impresa di Vettel è di altri tempi, romantica e sofferta, a Bottas manca lo spunto negli ultimi metri.

Sebastian Vettel 10 e lode La SF71H è materia delicata da plasmare con cura, lui la maneggia alla perfezione, stampando un giro record in qualifica e gestendo da vero fuoriclasse la gara. La strategia di una sola sosta – che  sembra il più folle degli azzardi – viene trasformata in splendida realtà da Seb, capace di guidare in modo talmente pulito da evitare il degrado delle gomme soft. Il tocco del campione si vede ancora di più all’ultimo giro, quando imposta la prima curva in modo da disorientare l’arrembante Bottas e prendersi così un insperato margine di sicurezza per archiviare una delle sue vittorie più belle. Seconda vittoria stagionale, decima in Ferrari, quarantanovesima in carriera. MAGIC 

Pierre Gasly 10 Il francese s’è fatto un po’ attendere, sfruttando il finale del 2017 (con tanti problemi tecnici) come apprendistato alla categoria. In Bahrain ha fornito un assaggio delle sue qualità. Pazzesca la qualifica, di una cattiveria e solidità impressionanti la gara, condotta a ridosso dei primi sin dalla partenza. Non spreca la grande occasione, porta la Toro Rosso dove mancava da un bel po’ (l’ultimo quarto posto era stato di Verstappen) e soprattutto cavalca l’Honda, regalando al motorista nipponico il miglior risultato dal rientro in F1. SURFISTA

Marcus Ericsson 9 Lo svedese regala i primi sorrisi all’Alfa Romeo Sauber, riuscendo nella non facile impresa di centrare la zona punti. In qualifica rifila quattro decimi abbondanti al teammate, il GP lo interpreta nel modo migliore, allungando il primo stint su gomme soft e montando poi le medie fino alla fine. Due punti d’oro, lui è un pilota solido spesso sottovalutato. DETERMINATO

Valtteri Bottas 8,5 Scatta bene dalla terza posizione, mette pressione a Vettel sin dal primo stint e nel finale di gara ha il passo per vincere grazie all’ottima tenuta delle gomme medium. Gli manca lo spunto necessario per avere ragione di un Vettel in stato di grazia. STOPPATO

Kevin Magnussen 8,5 Si riprende di prepotenza ciò che Melbourne gli aveva tolto, confermandosi in palla e senza fare sconti a nessuno, box compresi. Cattivo ed efficiente. AGGUERRITO 

Lewis Hamilton 8 Il triplo sorpasso nelle fasi iniziali della corsa è una bella e spettacolare dimostrazione di forza, ma la sua rimonta si arena al cospetto di una Ferrari che prende in contropiede lo stesso muretto grigio. PERPLESSO

Nico Hulkenberg 7,5 Renault sospesa nella terra di mezzo, incapace di impensierire i primi, abbastanza veloce da non mettere a rischio la zona punti. Nico ci mette del suo, in qualifica e in gara, con una consistenza che è certezza acquisita. DILIGENTE

Fernando Alonso 7 Solita gara all’attacco, rimontando con piglio dalla deludente tredicesima piazza delle qualifiche. Rinfrancato da una vettura che gli permette quantomeno di lottare alla pari con gli altri per la zona punti, ma gli obiettivi della McLaren erano altri. LOTTATORE

Stoffel Vandoorne 6,5 Gara di sostanza, l’ottavo posto alle spalle di Alonso è un segnale positivo. PRESENTE

Carlos Sainz 5 Perde posizioni in partenza a causa – pare – di una mappatura del motore errata. In gara lamenta un non perfetto bilanciamento della monoposto. Non ancora in sintonia con la monoposto e lontano da Hulk. DELUDENTE

Daniel Ricciardo sv La sua RB14 va in blackout dopo un giro. A Milton Keynes sta perdendo il sorriso, emozioni rosse all’orizzonte? SFORTUNATO

Kimi Raikkonen 7 Il voto non tiene conto dell’incidente ai box. In grande forma per tutto il week-end viene meno però al momento della partenza, facendosi infilare da Bottas e complicando i piani della Ferrari. Avrebbe in ogni caso lottato per il podio e il passo era più che discreto. PIMPANTE

Max Verstappen 5 Per varie (una Red Bull sempre molto attesa) e ovvie (il suo talento) ragioni in tanti lo davamo per sicuro protagonista del mondiale 2018. Per ora sta commettendo errori uno dietro l’altro. L’uscita di pista in qualifica lo condanna ad una difficile rimonta dalla quindicesima posizione. Il sorpasso regolare, ma irruente, su Hamilton lo costringe di fatto al ritiro. MESTO

Romain Grosjean 6 Non sembra correre sui livelli di Magnussen, ma in gara è costretto ad un pit stop aggiuntivo dopo la perdita del bargeboard sinistro. Senza la sosta extra poteva lottare per entrare in zona punti. A SPRAZZI

Esteban Ocon 6,5 Ha la peggio nei duelli con McLaren e Renault, ma lotta con il coltello tra i denti conquistando un punticino utile per una Force India lontana parente della monoposto ammirata gli scorsi anni. VISPO

Sergio Perez 6 Nonostante la dodicesima posizione vede il bicchiere mezzo pieno, dicendosi di essere divertito. Ma la sua gara è compromessa già al primo giro, quando Hartley lo centra, danneggiandogli la vettura. Può fare poco. INCOLPEVOLE  

Charles Leclerc 4,5 Particolarmente in difficoltà nei confronti del compagno di squadra, sicuramente più esperto di lui. Il talento però è dalla parte del monegasco, probabilmente ha solo bisogno di un po’ di tempo. Tredicesimo al traguardo, non a suo agio con le gomme medie, opta nel finale per le supersoft. INCONSISTENTE

Brendon Hartley 4,5 Gasly fa faville, il neozelandese con la stessa monoposto inciampa nelle paludi di centro gruppo. L’improvvido tamponamento a Perez gli costa dieci secondi di penalità, che risultano fatali per qualsiasi ambizione. In ogni caso non ha il passo del compagno di squadra. PASTICCIA

Lance Stroll e Sergey Sirotkin 4,5 Di fatto i due non mettono e non tolgono. Vedono entrambi il traguardo, attaccati, rispettivamente in sedicesima e diciassettesima posizione. La verità è che la situazione è talmente imbarazzante che diventa difficile capire dove finiscono le responsabilità dei due giovani piloti e dove iniziano quelle del team. Sappiamo che in F1 la vettura ha il suo peso specifico, e la FW41 attualmente è un bel grattacapo.

 

Antonino Rendina

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