F1 | Monza 2025: il trofeo “Chimera” di Pirelli e l’anteprima del Gran Premio d’Italia
Settimana di celebrazioni per i 500 Gran Premi dell'azienda italiana

Il Gran Premio d’Italia 2025 assume un significato particolare. Per la settantacinquesima volta la Formula 1 corre all’Autodromo Nazionale di Monza, il circuito con più presenze nella storia del mondiale. L’appuntamento arriva a pochi giorni dal traguardo dei 500 Gran Premi festeggiato da Pirelli a Zandvoort, ricorrenza che sarà celebrata anche in Brianza con monoposto e pneumatici decorati dal logo ufficiale dei 75 anni della Formula 1. Nel fine settimana, squadre, piloti e vertici della F1 si ritroveranno per una foto celebrativa che segnerà l’inizio di un weekend dal forte valore simbolico. La vicinanza con la sede centrale Pirelli, a meno di venti chilometri dal circuito, aggiunge un ulteriore legame con la tradizione motoristica italiana.
Un podio inedito: dal cappellino celebrativo al trofeo d’artista
Il podio del Gran Premio d’Italia sarà diverso dal solito. I tre piloti premiati riceveranno infatti un Podium Cap azzurro, ideato da Denis Dekovic e parte della collezione Pirelli Design 2025. Il colore richiama il cielo sopra Monza, mentre il logo dei 500 GP rimanda alla storia appena celebrata.
Accanto al cappellino, i vincitori alzeranno un trofeo inedito. Si tratta di “Chimera”, la scultura creata dall’artista Nico Vascellari, quinta edizione del progetto che dal 2021 affida ad autori italiani la realizzazione del trofeo del GP d’Italia. L’opera fonde elementi ispirati a falco pellegrino, pesce vela e ghepardo, tre animali simbolo di velocità. Realizzato in alluminio attraverso un processo che unisce disegno, stampa 3D e fusione a cera persa, il trofeo rappresenta l’incontro tra innovazione e artigianato.
“Gli animali sono una fonte inesauribile di ispirazione – ha spiegato Vascellari. Quando ho progettato il trofeo, ho immaginato il momento in cui viene sollevato sopra la testa del pilota: un gesto che celebra la natura e la forza che da essa deriva”.
Strategie e pneumatici: il ritorno delle stesse mescole
Dal punto di vista tecnico non cambiano le mescole scelte per Monza: C3 come Hard, C4 come Medium e C5 come Soft. Saranno soprattutto Hard e Medium a giocare un ruolo chiave nella strategia, con le squadre orientate a una singola sosta per ridurre il tempo perso in pit-lane, uno dei più alti della stagione.
La bassa incidenza del DRS rende i sorpassi più complessi, motivo per cui le squadre puntano a limitare le soste. Tuttavia, eventuali temperature elevate potrebbero aumentare il degrado degli pneumatici e riportare in gioco il doppio pit-stop.
Monza, il Tempio della Velocità
Con i suoi 5,793 chilometri e undici curve, Monza resta il circuito più veloce del calendario. Oltre l’80% del giro viene percorso a pieno gas, con assetti a basso carico aerodinamico. Stabilità in frenata e trazione in uscita dalle chicane sono gli elementi più importanti, mentre curve come la Biassono e la Parabolica mettono alla prova le sollecitazioni laterali.
Lo scorso anno Lando Norris conquistò la pole position a 263 km/h di media, a pochi decimi dal record assoluto di Lewis Hamilton del 2020. Il tracciato, riasfaltato nel 2024, si presenta quest’anno con lavori mirati al pubblico: nuove gradinate, ampliamento dell’hospitality e una sala stampa provvisoria da 400 postazioni.
Storia e statistiche del Gran Premio d’Italia
Monza ospita per la 75ª volta una gara valida per il Mondiale, considerando anche l’edizione del 1980 disputata a Imola. Michael Schumacher e Lewis Hamilton condividono il primato di vittorie a Monza (cinque ciascuno), mentre la Ferrari resta la squadra più vincente con 20 successi.
Tra i record più curiosi figura la vittoria di Sebastian Vettel nel 2008 con la Toro Rosso, unico successo in Formula 1 di un motore Ferrari montato su una vettura non della Scuderia. Dodici anni dopo, Pierre Gasly ha riportato una squadra di Faenza sul gradino più alto del podio con l’AlphaTauri.
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