F1 | Mercedes, Wolff sostiene Antonelli: “Mi piace chi raggiunge subito il limite”

"La prossima volta approcceremo alle prove in modo diverso, ma apprezzo la sua audacia", ha detto Toto

F1 | Mercedes, Wolff sostiene Antonelli: “Mi piace chi raggiunge subito il limite”

La Mercedes aveva gli occhi del mondo della Formula 1 addosso per l’esordio di Andrea Kimi Antonelli nelle prove libere di Monza. La sessione del bolognese sulla macchina di Russell però è durata soltanto dieci minuti, visto che è andato a sbattere alla Parabolica con una forza G non indifferente, tra i 46 e i 52. Il giovane sta bene ma per precauzione è andato al centro medico dopo l’impatto con le barriere, saltando poi l’incontro coi media. Toto Wolff, team principal della Mercedes ha parlato dell’incidente e dell’approccio avuto da Antonelli in questa sua prima sessione ufficiale in un weekend di gara.

“Kimi fisicamente sta bene, nonostante l’impatto di 46G, che è stato significativo – ha detto Toto tra le due sessioni di prove. George mi ha confermato che è stato un botto notevole. Ora deve superarlo, anche se per lui è una battuta d’arresto personale, non lo è per noi. L’incidente è stato un caso isolato: gli avevo consigliato di fare del suo meglio nelle prove libere e di guidare come preferiva. Ha spinto un po’ troppo, ma preferisco un pilota che spinga oltre il limite piuttosto che uno troppo cauto. La pressione su di lui è enorme, è stato considerato un prodigio fin dal karting e ha vinto tutte le serie giovanili al primo tentativo, un risultato raro che solo i migliori raggiungono. Fare la sua prima sessione di prove libere a Monza, con un’intera nazione che lo osserva, ha sicuramente aumentato la pressione”.

“Comunque, l’importante è che stia bene e che la macchina possa essere riparata per George. Ha mostrato subito grande performance, affrontando curve a una velocità che nessun altro è riuscito a replicare. Il nostro ingegnere capo, Andrew Shovlin, ha detto che ha spinto la macchina oltre i suoi limiti, e forse dovremo approcciare le prove libere in modo diverso la prossima volta, concentrandoci sull’apprendimento della pista e dei limiti. Tuttavia, apprezziamo la sua audacia, preferiamo un pilota che arrivi al limite piuttosto che uno che si avvicina lentamente”.

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