F1 | Lo stratega Ferrari: “E’ fondamentale capire chi sono i tuoi avversari”

Ravin Jain: "Devi affrontare il weekend avendo un quadro chiaro di quello che potrebbe succedere in gara"

F1 | Lo stratega Ferrari: “E’ fondamentale capire chi sono i tuoi avversari”

Uno degli aspetti da sempre fondamentali in Formula 1 è quello che riguarda la strategia. La Ferrari negli anni ha avuto diversi problemi, inutile nasconderlo, ma da qualche tempo con il lavoro guidato dal britannico Ravin Jain, il quale ha preso il posto di Inaki Rueda, le situazioni sono leggermente migliorate, assieme anche alla competitività della vettura. Le due situazioni dovrebbero sempre andare di pari passo, e diciamo che i miglioramenti, da un lato e dall’altro stanno arrivando passo dopo passo.

Parlaci delle caratteristiche della pista di Singapore.

“Il circuito di Singapore è unico per più di un motivo – ha detto Jain ai canali ufficiali della Ferrari. Prima di tutto perché è una pista cittadina. Il grip aumenta durante il weekend e i piloti devono fare magie per trovare il limite tra i muretti. Inoltre, l’altissimo tasso di umidità comporta che la gara sia estremamente impegnativa per i piloti, tanto più che il più piccolo attimo di disattenzione può causare un incidente, e in effetti vediamo molto spesso gli interventi della Safety Car. Dal punto di vista degli assetti, il circuito presenta una combinazione di molte curve a bassa velocità, quindi i team devono cercare di lavorare soprattutto sulla trazione trovando soluzioni ad alto carico aerodinamico. Infine, quello di Singapore è il Gran Premio in notturna per eccellenza, e questo aggiunge ulteriori motivi di difficoltà per i piloti e per i team perché tutte le sessioni in pista sono spostate avanti nella giornata, con qualifiche e gara che si corrono di notte”.

Quanto è importante la qualifica al Marina Bay Street Circuit?

“Al Marina Bay la qualifica è particolarmente importante perché è molto difficile sorpassare. Il pilota che parte dalla pole position e riesce a mantenere la prima posizione ha il grande vantaggio di poter gestire il ritmo e controllare i gap con chi gli sta dietro al momento del pit stop. In altre parole, chi si trova al comando può decidere di alzare il ritmo e gestire il vantaggio in modo da avere un gap sufficiente per effettuare il proprio pit stop quando gli altri si sono già fermati. Detto questo, però, quest’anno è stata introdotta una quarta zona DRS, che dovrebbe in qualche modo favorire i sorpassi. Nonostante questa novità, comunque, resta un circuito dove la qualifica gioca un ruolo davvero fondamentale”.

Quanto è complesso il lavoro del team di strategia in un contesto come quello della Formula 1 attuale in cui ogni gara il livello delle prime otto monoposto è molto simile?

“Nella Formula 1 moderna la strategia è un complesso sistema a molte variabili. Quelli che a prima vista potrebbero sembrare fattori non correlati tra loro possono avere in realtà grande influenza reciproca. Di conseguenza, è di fondamentale importanza arrivare in pista avendo alle spalle un solido lavoro di preparazione e pianificazione. Serve affrontare il weekend avendo un quadro chiaro di quello che potrebbe succedere in gara, ma anche riuscire a estrarre quanti più dati possibili dalle sessioni di prove libere, specialmente in caso di modifiche della pista”.

“Un altro aspetto importantissimo è capire chi sono i nostri principali avversari durante la gara, soprattutto in una stagione come questa, dove la competitività dei singoli team dipende molto dal circuito in cui ci troviamo. Tutto questo lavoro di analisi alla fine si sostanzia nella nostra strategia di gara. Mettere in atto i nostri piani e competere contro le menti eccezionalmente brillanti che siedono sugli altri pitwall è un’esperienza davvero straordinaria e gratificante. E naturalmente è ancora più speciale quando la strategia che abbiamo elaborato e implementato aiuta a vincere la gara!”.

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