F1 | L’anno di Lewis Hamilton: l’uomo dei record

I momenti più salienti della stagione del cinque volte campione del mondo

F1 | L’anno di Lewis Hamilton: l’uomo dei record

Dietro la figura dello “showman” si nasconde un cinque volte campione del mondo che macina record su record. Quest’anno ha raggiunto Manuel Fangio e il prossimo obiettivo è quello di eguagliare Michael Schumacher. Analizziamo insieme il 2018 di Lewis Hamilton.

La stagione più difficile

Così l’inglese ha definito il suo campionato, nonostante abbia raccolto 11 vittorie, 11 pole position e sei podi. Se per molti questo mondiale è stato “regalato”, visti i numerosi errori della Ferrari e gli aiuti del compagno di squadra, Valtteri Bottas, per Hamilton questa stagione è stata: “La più difficile. Continuare ad alzare il livello e battagliare con un quattro volte campione del mondo e la sua squadra, che alle volte sono stati più veloci di noi, è stato qualcosa di incredibile”. Unici nei della stagione sono il ritiro in Austria, un quinto posto in Canada e due quarti posti in Messico e in Cina.

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La rivalità con la Ferrari

Nel corso di questa stagione, tra la scuderia di Maranello e la Mercedes non sono mancati momenti di forte rivalità, caratterizzati da frecciate reciproche tra entrambe le squadre. Dopo il contatto con Kimi Raikkonen all’inizio del gran premio di Silverstone, Hamilton ha criticato pesantemente la Ferrari, sostenendo: “D’ora in poi, abbiamo bisogno di posizionarci meglio, così non siamo esposti alle manovre delle Rosse, perché sappiamo già come andrà a finire”.

Detto questo, tra i due pretendenti al titolo ovvero, Hamilton e Sebastian Vettel, c’è sempre stato rispetto reciproco e più volte l’inglese è intervenuto per difendere il tedesco dagli attacchi dei media: “Non si può immaginare quanto sia duro quello che facciamo a questi livelli. Siamo umani e c’è da aspettarsi che sbagliamo, ma è come risolviamo i problemi che conta”.

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Tutte le tensioni accumulate durante l’anno si sono concluse nel lungo abbraccio tra Hamilton e Vettel dopo la vittoria del quinto titolo mondiale dell’inglese in Messico, con il tedesco che si è congratulato con l’eterno rivale per l’ottimo lavoro svolto. Ad Abu Dhabi i due campioni si sono persino scambiati i caschi.
Pace fatta dunque… ma solo per ora!

Valtteri Bottas: il teammate ideale

Dall’anno del suo debutto nel 2006, Lewis Hamilton non è mai andato d’accordo con i suoi compagni di squadra, vedi Fernando Alonso, Jenson Button e soprattutto Nico Rosberg. Con quest’ultimo la rivalità dura tutt’ora, infatti l’inglese ha chiesto a gran voce di non essere intervistato al parco chiuso dal tedesco.

Le cose sono cambiate quando è arrivato alla Mercedes il finlandese Valtteri Bottas, accolto subito positivamente da Hamilton. Forse, il motivo di quest’ “amicizia” è da ricondurre al fatto che il finlandese non ha ancora rappresentato una vera minaccia, anzi. Quest’anno non ha ottenuto nemmeno una vittoria, trovandosi il più delle volte a dover cedere la posizione al proprio compagno di squadra. L’episodio più eclatante è avvenuto in Russia, quando Bottas ha dovuto rinunciare alla vittoria per aiutare Hamilton, suscitando la rabbia di molti appassionati della Formula 1.

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Probabilmente il 2019 sarà l’ultimo anno di Bottas alla Mercedes; il suo posto dovrebbe essere preso da Esteban Ocon, ora pilota di riserva. Hamilton accoglierà il francese allo stesso modo?

Lewis fuori dalla pista: the showman

Se non si può dire nulla sui meriti sportivi del pilota, lo stesso non si può dire della sua vita lontano dalla competizione. Quest’anno Hamilton si è trovato più volte a doversi difendere dagli attacchi sui social per dichiarazioni e comportamenti non proprio ben visti dal pubblico. Ad inizio anno, l’inglese in un video aveva schernito il nipotino che indossava un vestito da bambina, scatenando un polverone che lo ha costretto ad eliminare il video incriminato e successivamente tutti i post pubblici dai suoi profili social. Proprio in questi giorni, l’inglese è stato di nuovo al centro delle polemiche per aver definito la sua città natale, Stevenage, come “bassifondi”, scatenando l’intera cittadina che già non ama particolarmente l’inglese. Ma Hamilton non è attaccato solo per i post sui social, molti non amano il suo stile di vita: sfilate di moda (proprio quest’anno ha prodotto una sua linea in collaborazione con lo sponsor Tommy Hilfiger), auto costose, aerei privati e flirt con modelle… Atteggiamenti che vanno a cozzare con quella che dovrebbe essere l’etica di un campione del mondo.

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Lontano dai riflettori

Nella vita di tutti i giorni, Lewis Hamilton appare come un ragazzo normale al quale piace godersi del sano relax con la famiglia e soprattutto con i suoi cani, Roscoe e Coco. Dall’anno scorso inoltre, ha dichiarato di aver deciso di seguire una dieta vegana e spesso nei suoi post denuncia il maltrattamento degli animali negli allevamenti intensivi. Proprio per questo motivo, il pilota ha ricevuto il premio come Personalità dell’Anno. Infine, una cosa che lo accomuna al suo idolo, Ayrton Senna è la forte fede. Infatti, nell’ultimo gran premio di Abu Dhabi, durante i festeggiamenti sul podio, Hamilton ha mostrato la schiena per esibire il suo tatuaggio: una grossa croce con la scritta “Still I rise” (mi alzo ancora), che riporta anche sul retro del casco.

Gossip e sfarzi a parte (ognuno nella sua vita è libero di agire come meglio crede, oltretutto se ha le possibilità), il talento di Lewis Hamilton non si discute. Che si ami o si odi, è indubbiamente uno dei piloti più forti della storia della Formula 1.

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