F1 | La Germania resterà senza piloti se Vettel dovesse ritirarsi
La triste constatazione di Ralf Schumacher: "Non c'è più quell'interesse nato grazie a mio fratello"
Non è un gran periodo per la Germania motoristica: il DTM è prossimo al crollo, la Mercedes in Formula 1 di tedesco ha praticamente soltanto il nome e l’ultimo pilota rimasto in griglia, Sebastian Vettel, ha appena annunciato l’addio alla Ferrari a fine 2020 e potrebbe addirittura pensare al ritiro definitivo. I tempi d’oro innescati negli anni ’90 dalle incredibili prestazioni di Michael Schumacher, le quali hanno portato ragazzi come lo stesso Vettel a provare, sognare, di imitarne le gesta, sono pressoché un lontanissimo ricordo. A lanciare l’allarme, o meglio, a constatare la situazione tedesca in Formula 1 e non solo è stato Ralf Schumacher, fratello del sette volte campione del mondo.
“In Formula 1 ci sono sempre stati quei momenti in cui alcuni paesi sono stati più forti di altri – ha detto Ralf a RTL. I tedeschi hanno avuto un grande tumulto, innescato certamente da mio fratello: c’è stato un grande interesse per la Germania, anche per quanto riguarda marketing, TV e telespettatori. Adesso è cambiato un po’, non c’è più quella sensazione. Ora si guarda molto alla Gran Bretagna visti i risultati di Lewis Hamilton, noi invece abbiamo problemi da otto anni, partendo dai kart: non ci sono più piste quasi, quindi i piloti sono sempre meno. Se non hai delle piantine, non potrai avere degli alberi a fine giornata, è quello che sta succedendo da noi”.
Per la Germania, che potrebbe rimanere orfana di piloti in Formula 1 visto il probabile ritiro di Sebastian Vettel, l’ultima e unica speranza in questo momento si chiama Mick Schumacher: “Ha dimostrato di saper guidare, altrimenti non sarebbe campione di Formula 3! Il suo primo anno in Formula 2 è stato abbastanza positivo, ha avuto alcuni buoni risultati ed è riuscito anche a vincere. Finora quindi tutto bene, ma ogni anno ti rimetti in gioco e vieni rivalutato in base ai risultati più recenti. Non deve vincere per forza – conclude Ralf – ma dovrebbe piazzarsi tra i primi cinque, amche se sarebbe preferibile tra i primi tre. Finora ha dato segnali positivi, è anche un pilota della Ferrari Driver Academy, quindi può avere tante opportunità”.
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