F1 | La FIA non ha mai ispezionato le prese d’aria dei freni della Racing Point

Lo ammette Nicholas Tombazis: "Ci sono delle questioni legali molto delicate da affrontare"

Entra nel vivo la questione Racing Point-Mercedes
F1 | La FIA non ha mai ispezionato le prese d’aria dei freni della Racing Point

Continua a far discutere il caso Racing Point-Mercedes sollevato ufficialmente dalla Renault al termine del Gran Premio di Stiria. La Federazione domenica scorsa ha sequestrato i condotti dei freni anteriori e posteriori della RP20, chiedendo al team della Stella gli stessi pezzi montati sulla W10 dello scorso anno. Durante la settimana sono state tante le voci, ma non ci sarà una decisione prima del doppio round di Silverstone. La FIA però ha fatto sapere di non aver ispezionato i freni della Racing Point prima della gara inaugurale di Melbourne.

Nicholas Tombazis, capo delle questioni tecniche della Federazione è andato in sede a Silverstone dopo i test di Barcellona, e gli ingegneri della Racing Point gli hanno mostrato le fotografie con le quali sono stati copiati i concetti aerodinamici della W10, un qualcosa assolutamente legale e consentito appieno dal regolamento. La squadra inglese tra l’altro ha detto a più riprese come la Federazione abbia ispezionato la monoposto senza riscontrare illegalità. Il caso però sollevato dalla Renault ha rimesso tutto in discussione, e lo stesso Tombazis ha ammesso di non aver mai controllato attentamente le prese d’aria dei freni prima d’ora.

“I tanti rumors dei test ci hanno convinto a controllare la vettura prima di Melbourne – ha ammesso Tombazis. Non ci siamo però concentrati sui condotti dei freni, ma sul resto della macchina, per fortuna o sfortuna. La monoposto è simile, non ci sono dubbi, ma se ci fossero state delle condivisioni di informazioni, sicuramente Mercedes e Racing Point sarebbero pesantemente nell’illegalità delle regole. Quando siamo andati in fabbrica dopo i test abbiamo esaminato la questione, guardato generalmente la vettura e siamo convinti che quanto visto fosse regolare, avendo loro scattato delle fotografie per guardare l’aerodinamica della vettura. Ci hanno anche mostrato come hanno fatto il tutto e siamo rimasti soddisfatti del processo seguito”.

“Quindi nella discussione invernale non siamo entrati nel dettaglio delle prese d’aria dei freni: certo, con il senno di poi avremmo dovuto approfondire, ma abbiamo guardato tutta la macchina in generale. Ci sono delle opinioni in merito ai condotti della vettura e ne stiamo discutendo internamente perché ci sono alcune questioni legali delicate e normative da affrontare. La protesta della Renault si concentra più sugli alettoni, il diffusore e tutto il resto, e diciamo che la questione è relativamente facile, ci siamo focalizzati su questo tra febbraio e marzo. Se avessimo scoperto di una condivisione di informazioni sul diffusore – conclude Tombazis – sia Mercedes che Racing Point avrebbero avuto problemi piuttosto grossi”.


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