F1 | Imola 1994: l’ultima gara di Ayrton

Sono trascorsi ventinove anni dalla scomparsa del compianto Campione brasiliano

F1 | Imola 1994: l’ultima gara di Ayrton

Quella domenica del primo maggio 1994, Ayrton Senna sapeva che la gara che avrebbe affrontato, sarebbe stata la più difficile mai disputata. Sono trascorsi ventinove anni ma quel weekend di Imola è rimasto indelebile e a distanza di tutto questo tempo restano tante domande che non avranno mai risposta. Il giorno prima, perse la vita il pilota austriaco Roland Ratzenberger.

Fu un evento drammatico che scosse i piloti, primo fra tutti Ayrton che corse sul luogo dell’incidente e che per questo venne persino multato.
“Dai, mi ritiro anche io, e ce ne andiamo a pescare insieme”, gli disse Sid Watkins, medico ufficiale della Formula 1 e grande amico del Campione brasiliano.
“Lo sai che non posso”, gli rispose Senna ancora scosso per quanto accaduto a Ratzenberger.

E così Ayrton decise che avrebbe corso, lo avrebbe fatto anche per rendere omaggio a Roland che fino al giorno prima era considerato uno qualunque. Portò nel suo abitacolo la bandiera austriaca che avrebbe sventolato in caso di vittoria, per essere solidale con quel pilota che come lui, correva per un sogno.

Ma i due piloti così lontani per i numeri in carriera, furono drammaticamente vicini nel destino: Ayrton non sventolerà mai quella bandiera che verrà ritrovata con i segni del violento impatto alla curva del Tamburello. L’ultima immagine che abbiamo visto di “Magic” era il suo sguardo in griglia di partenza, quasi rassegnato e pronto al destino che lo attendeva.

Senna quel giorno a Imola ha perso la vita ma ha ottenuto la vittoria più grande: l’affetto di milioni di persone, essere l’idolo dei giovani piloti agli esordi della carriera ed essere ricordato come il pilota più forte nella storia della Formula 1.

“Se una persona non ha più sogni, non ha più alcuna ragione di vivere. Sognare è necessario anche se nel sogno va intravista la realtà. Per me è uno dei principi della vita”.

Continua a volare in alto Ayrton, non ti dimenticheremo!

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