F1 | Il telaio della Haas di Grosjean verrà esposto al Formula 1 Exhibition di Madrid

Il francese uscì miracolosamente illeso dall'incidente che lo vide protagonista nel GP del Bahrain 2020

F1 | Il telaio della Haas di Grosjean verrà esposto al Formula 1 Exhibition di Madrid

Il telaio della Haas VF-20 di Romain Grosjean, protagonista di un terribile incidente nelle fasi iniziali del Gran Premio del Bahrain corso sul tracciato di Sakhir il 29 novembre 2020, sarà mostrato al pubblico per la prima volta nel corso della Formula 1 Exhibition che si terrà a Madrid a partire dal prossimo mese. Il francese, scampato miracolosamente ad un sinistro che avrebbe potuto avere terribili conseguenze, in un cortometraggio montato per l’occasione ha ripercorso quegli istanti interminabili.

“Dal mio punto di vista, è stato un grosso incidente, ma non mi ero reso conto dell’impatto o di quanto fosse violento dall’esterno – ha ricordato Grosjean nella sua intervista con il team della Formula 1 Exhibition – È stato solo il giorno dopo, quando ho chiesto a qualcuno di mostrarmi com’è avvenuto che ho capito. Mia moglie stava effettivamente guardando quella gara con mio padre e i miei figli. Ricorderanno quel momento per tutta la vita. Erano solo spettatori in attesa di sentire qualcosa… in attesa di vedere qualcosa dal Bahrain”.

Grosjean ha poi aggiunto: “Ho dovuto rompere il poggiatesta, colpendolo con il mio casco e poi alla fine sono riuscito a far passare il casco e ad alzarmi sul sedile. Mi sono reso conto che il mio piede sinistro era bloccato nel telaio e ho tirato più forte che potevo sulla mia gamba sinistra. La mia scarpa è rimasta nel telaio ma la presa del mio piede si è allentata e così sono stato libero di uscire dall’auto”.

Il francese, completando il ricordo di quel drammatico incidente, ha detto: “Erano 120 chili di carburante più la batteria: entrambi erano in fiamme. Il dottor Ian Roberts, Alan van der Merwe dell’auto medica e un vigile del fuoco stavano cercando di aprire un varco nel fuoco per aiutarmi a uscire. Credo che questo mi abbia aiutato almeno ad avere una visione di dove dovevo andare e dove fosse l’uscita. La cellula di sopravvivenza era intatta all’interno. Il telaio è ancora tutto d’un pezzo, l’halo c’è e a parte i danni e le bruciature è ancora come dovrebbe essere. Immagino che questo mi abbia salvato la vita”.

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