F1 GP Canada | Ferrari, furia Vasseur contro una parte della stampa italiana
"Alcuni giornalisti hanno creato disagio nel team, da inizio weekend non si parla d'altro nel paddock", ha detto il francese
È un Frederic Vasseur particolarmente arrabbiato quello che si è presentato in conferenza stampa tra le due sessioni di prove libere del Gran Premio del Canada. Il team principal della Ferrari, su domanda specifica da parte di Tom Clarkson, ha parlato del clima all’interno della Scuderia negli ultimi giorni, specialmente per alcuni articoli usciti in settimana da una parte della stampa italiana. Si parla di Leclerc scontento, di Vasseur stesso in discussione per i pessimi (è innegabile, ndr) risultati di questo inizio di stagione, e di alcuni cambi all’interno del reparto tecnico del team. Il francese ne ha approfittato, dicendo quello che pensa.
“Devo restare calmo, anche perché dovrò ancora parlare con gli steward – ha detto il manager transalpino. Il problema riguarda alcuni media italiani, non tutti, sia chiaro. Non credo che si tratti direttamente di me, perché so gestire certe situazioni. Il punto è che vengono coinvolte altre persone del team, e questo è profondamente irrispettoso, sia nei loro confronti che verso le loro famiglie”.
“Abbiamo già vissuto un episodio simile lo scorso anno con il responsabile dell’aerodinamica, e anche in questa stagione sono stati fatti altri nomi. Non riesco a comprendere quale sia l’obiettivo: forse infastidire la squadra, ma non ne vedo il senso. Forse è solo un modo per attirare attenzione, ma così facendo si finisce per danneggiare chi lavora ogni giorno per ottenere risultati”.
“Queste vicende rischiano di farci perdere la concentrazione. E quando si lotta per un campionato, ogni minimo dettaglio conta. Da inizio weekend non si parla d’altro, e se davvero l’intento era creare disagio all’interno del team, purtroppo ci sono riusciti. In queste condizioni, diventa difficile pensare di poter vincere un titolo. E di certo non con questo tipo di pressione mediatica intorno. Per ora non intendo rivolgermi ai commissari, ma è una situazione che non può essere ignorata”.
“La cosa non mi sorprende: essere il team principal comporta un’esposizione, e ne ero perfettamente consapevole quando ho accettato l’incarico. Questo, personalmente, riesco a gestirlo. Ma il vero problema riguarda le persone del team. Stanno lavorando duramente, ogni giorno, e leggere sui giornali che ‘questo verrà sostituito’ o che ‘quello è inutile’ è, francamente, molto pesante”.
“Alcuni giornalisti, e ci tengo a precisare che non mi riferisco a tutti, dovrebbero riflettere sul fatto che dietro ogni nome ci sono persone, con famiglie, con mogli e figli. E trattarle in questo modo è semplicemente irrispettoso. Detto questo, preferisco non alimentare ulteriormente questa polemica. È una questione che considero chiusa”.
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