F1 | GP Arabia Saudita, le nostre pagelle

Verstappen imperturbabile, Bearman stupisce, Leclerc massimizza il risultato

F1 | GP Arabia Saudita, le nostre pagelle

Max Verstappen 10 La serie tv di casa Red Bull in stile Trono di Spade non lo tange minimamente. Impassibile, imperturbabile, determinato come al solito ad imporre la sua legge. Cinquantasei vittorie in carriera e nessuna voglia di rallentare.

Sergio Perez 8,5 Una bella gara, a differenza dello scorso anno sembra stare più sul pezzo, accettando (per forza di cose) il ruolo di scudiero. E sono due secondi posti consecutivi, ovvero due doppiette per Milton Keynes.

Charles Leclerc 8,5 Massimizza il risultato con una SF-24 sicuramente valida. Difende bene la posizione in partenza, poi deve arrendersi a Perez. Il giro veloce strappato sul traguardo è indice di salute e di obiettiva efficienza del pacchetto. Leclerc c’è eccome, con la speranza di poter avere presto più ritmo anche a serbatoi pieni.

Oscar Piastri 7,5 Quanta fatica con Hamilton, anche troppa, ma nel complesso la sua è una gara di alto livello.

Fernando Alonso 7,5 Ispirato non poco sin dalle prove libere, evidentemente Jeddah lo esalta, riesce a infilare l’Aston Martin tra auto più competitive. Una gara all’Alonso, il quinto posto è un risultato non scontato.

George Russell 7 Senza fiammate, ma senza deludere.

Oliver Bearman 9 Anni diciotto, catapultato da un fine settimana – tranquillo? – di gavetta in Formula 2 ai mostri sacri della Formula 1, per giunta su una Ferrari, con tutti i riflettori puntati addosso. Gli basta uno turno di libere per prendere le misure alla cavalleria ben più importante, sfiora il Q3 in qualifica, ma soprattutto è autore di una gara impressionante per freddezza, ritmo, lucidità, guida sempre impeccabile. Sarà stata incoscienza, sarà stato il talento manifesto, sarà stata la trance agonistica. Chissà, ma la sua Jeddah resta un piccolo grande capolavoro.

Carlos Sainz 7 Ha disputato due turni di prove libere con l’appendice infiammata. A dir poco stoico, eroico, almeno per chi chi scrive che non sopporta nemmeno una colite nervosa.

Lando Norris 6,5 Adottare una strategia diversa sperando in una seconda safety car non paga. Scivola dietro.

Lewis Hamilton 6,5 Stesso errore di Norris, resta in pista con la prima safety e pur montando le soft non riesce a ribaltare una gara segnata. Grande difesa su Piastri.

Nico Hulkenberg 7 Porta a punti la Haas e questo è un gran risultato a prescindere.

Kevin Magnussen 6,5 Colleziona penalità che lo rallentano, però guida con il coltello tra i denti, a modo suo, aggressivo, e almeno regala un po’ di spettacolo, con la collaborazione di Yuki Tsunoda (6) che quando si tratta di fare casino c’è sempre.

Esteban Ocon 6 Lotta generosamente a metà gruppo con una Alpine che definire lenta è dire poco. Abnegazione.

Kick Sauber Il bel passo gara mostrato in Bahrein evapora tra le luci psichedeliche di Jeddah.

Lance Stroll 4,5 Un errore di misura che è esiziale, grave, che pesa anche e soprattutto se rapportato alla gara del team mate.

Daniel Ricciardo 4 Fuori fase, non pervenuto, impalpabile. L’ombra del grande pilota che pur è stato.

GP Jeddah 4 orizzontale: Il titolo della canzone che ha vinto il sessantaquattresimo Festival della canzone italiana.

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