F1 | GP Abu Dhabi, Brembo e le curiosità sull’appuntamento di Yas Marina
Yas Marina offrirà un lay-out nuovo di zecca
Per l’ottava volta consecutiva il Mondiale di Formula 1 si conclude negli Emirati Arabi. Quest’anno però il Yas Marina Circuit si presenta in una conformazione inedita, frutto dell’eliminazione di cinque curve che, a parità di condizioni climatiche, dovrebbe ridurre i tempi sul giro di oltre una decina di secondi.
Secondo i tecnici Brembo il tracciato di Abu Dhabi rientra nella categoria dei circuiti più impegnativi per i freni. In una scala da uno a cinque si è meritato un indice di difficoltà di quattro, inferiore al cinque fatto registrare in tutte le precedenti edizioni: in passato infatti i freni erano impiegati in cinque curve in più e ciò ostacolava il loro raffreddamento.
Frenate quasi dimezzate ad Abu Dhabi
La riduzione da 21 a 16 delle curve ha comportato effetti anche sul numero delle frenate, diminuite da 11 a 6. Il tempo di utilizzo dei freni in un giro intero è ora di poco superiore agli 11 secondi, a fronte degli oltre 18 secondi e mezzo delle passate edizioni. La percentuale del GP spesa in frenata è invece scesa dal 20 al 13 per cento.
Tre delle staccate richiedono un funzionamento dell’impianto frenante di almeno due secondi ma solo una supera i 2,1 secondi. Con il precedente layout invece c’erano quattro frenate da oltre 2,2 secondi e tre di queste sfioravano o superavano i due secondi e mezzo. Da sei a quattro sono invece calate le curve con almeno 4g di decelerazione.
Meno 240 km/h in 110 metri
Delle dieci frenate del GP Adu Dhabi, tre sono considerate altamente impegnative per i freni e altrettante sono di media difficoltà.
Preceduta da un rettilineo di quasi 1,2 km, la frenata più dura è quella alla curva sei: le monoposto vi arrivano a 321 km/h e rallentano per 2,55 secondi fino a scendere a 79 km/h. Ci riescono in 110 metri grazie ad una decelerazione di 4,8 g.
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