F1 | Ferrari, Vettel sul weekend di Monza: “Speriamo di essere competitivi, il pubblico ci darà una spinta”

Sulle celebrazioni per i 90 anni della Ferrari: “È stata una grande festa a Milano, un posto iconico (Piazza Duomo, ndr) già quando è vuoto, ma con tutte quelle persone vestite di rosso… Forse non dovrei più tornarci perché non so se la troverei ancora così. Bellissimo, con tutti quei piloti del passato è stata una bella opportunità con quelli che vediamo meno”.

Sul fine settimana: “Speriamo di essere competitivi come a Spa. Sembra che abbiamo un vantaggio in qualifica, ma dobbiamo gestire le gomme e trovare il giusto assetto”.

Sul rapporto con Charles Leclerc: “Lo conosciamo bene in Ferrari, per noi non si tratta di una sorpresa. Collaboriamo ed è importante non sprecare energie preziose. Spa è stata importante per lui, anche se la scomparsa di Hubert lo ha provato. Al momento la monoposto non è al livello che vorremmo, ma un giorno avremo la macchina che ci permetterà di lottare per vincere dovunque”.

Discutendo sull’incidente mortale in Formula 2, costato la vita ad Anthoine Hubert, e sull’aspetto relativo alla sicurezza: “Quello che è accaduto sarà esaminato in maniera dettagliata, ma non bisogna tirare delle conclusioni in questo momento. L’inserimento di più ghiaia? Ci sono anche altre questioni da valutare. Io sono un fan di Spa, ma dopo quanto accaduto dobbiamo cercare prima di capire e dopo dare delle valutazioni. Gli ultimi anni sono stati una sveglia dopo quanti accaduto con Bianchi, ci sono cose che bisogna migliorare. Preferirei campionati noiosi se servissero a portare indietro piloti che non ci sono più”.

Sul giudizio relativo alla prima parte di stagione, definita insufficiente prima della pausa estiva: “Non abbiamo fatto quello che volevamo, bisogna  essere realisti. Mercedes è nella posizione di vincere ogni gara”.

Sul futuro: “Vogliamo battaglia ravvicinate, l’aspetto delle monoposto è secondario. Il mio contratto finisce il prossimo anno e tutto dipenderà da quello che succederà (nuovi regolamenti, ndr)”.

Piero Ladisa

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