F1 | Ferrari, Elkann: “Oggi stiamo mettendo le basi per tornare a vincere quando cambieranno le regole nel 2022”

Il Presidente della Ferrari non nasconde le difficoltà attuali, ma è fiducioso per il futuro

F1 | Ferrari, Elkann: “Oggi stiamo mettendo le basi per tornare a vincere quando cambieranno le regole nel 2022”

In questo 2020 la Ferrari ha incontrato numerose difficoltà nella ricerca delle prestazioni, con una SF1000 che si è rivelata essere una vettura al di sotto delle aspettative, distante dagli altri top team. La Scuderia di Maranello non ne ha fatto mai mistero, sottolineando come anche gli aggiornamenti portati nelle prime gare della stagione non abbiano fatto fare alla monoposto il salto in avanti in termini di competitività che gli ingegneri si aspettavano, vedendosi costretti a lottare con gli altri team della midfield, come Racing Point, McLaren e Renault.

Difficoltà che, secondo il Presidente della Ferrari, John Elkann, sarebbero figlie di problemi che il team si porta avanti ormai da un decennio sotto l’aspetto telaistico e aerodinamico, che l’era ibrida non ha fatto altro che sottolineare, nonostante le due buone stagioni nel 2017 e nel 2018: “Innanzitutto voglio dire chela Ferrari nel suo insieme gode di ottima salute. Sotto la guida di Camilleri è riuscita ad esprimersi con grande forza e vitalità, affidando maggiore responsabilità ai singoli e lavorando più in squadra. Lo abbiamo visto dai risultati industriali, dai cinque nuovi modelli presentati l’anno scorso come non era mai accaduto, e non ultimo dalla gestione dell’emergenza sanitaria. Sono particolarmente orgoglioso di Back on Track che è stato di esempio nel mondo su come tornare al lavoro insicurezza in presenza del Covid 19. La parte sportiva attraversa indubbiamente un periodo difficile che parte da lontano. Non vinciamo un Mondiale costruttori dal2008 e uno piloti dal 2007. Ci sonostati i cicli vincenti della Red Bull per capacità aerodinamica e della Mercedes per la grande abilità nelle tecnologie del motore ibrido. Quest’anno non siamo competitivi anche per errori di impostazione della macchina.Abbiamo avuto una serie di debolezze strutturali che esistono da tempo nell’aerodinamicae nella dinamica del veicolo. Abbiamo anche perso in potenza motoristica. La realtà è che la nostra macchina non è competitiva. Lo si è visto in pista e lo sivedrà ancora. Oggi stiamo mettendo le basi per essere competitivi e tornare a vincere quando cambieranno le regole nel 2022. Ne sono convinto” – ha dichiarato il Presidente della Ferrari nel corso di un’intervista alla Gazzetta dello Sport -. “I tifosi stanno soffrendo quanto noi, ma sappiamo che ci sono vicini. Per questo è importante esser chiari e onesti con loro. Ci aspetta un percorso lungo. Quando Todt aprì nel 2000 quello storico ciclo, venivamo da un digiuno che durava da oltre vent’anni,dal 1979… C’è voluto tempo, dall’approdo a Maranello nel 1993 al ritorno della Ferrari al successo. L’importante come allora è lavorare in pista e fuori pista, in maniera coesa, costruire passo dopo passo la Ferrari che vogliamo.”

Il congelamento delle vetture per la prossima stagione e l’impossibilità di modificare in totale libertà la monoposto indubbiamente saranno un duro colpo alle ambizioni della squadra di Maranello per tornare a risalire la china nel 2021. Partendo con uno svantaggio già così ampio e avendo libertà di sviluppo limitata, sarà difficile ritornare a vedere la Ferrari nelle posizioni di testa a breve, ma il Presidente della casa italiana è sicuro che i nuovi regolamenti del 2022 potranno essere una buona occasione per mettere in mostra la creatività degli ingegneri e riportare in alto la Rossa: “Molto, visto che partiamo male e dobbiamo essere realisti e coscienti delle debolezze strutturali della macchina con la quale conviviamo da un decennio e che il passaggio all’ibrido ha sottolineato. Noi abbiamo dato l’ok alle nuove regole che partiranno dal 2022, perché riteniamo giusto che ci sia maggiore competitività all’interno della F.1, e non vediamo la limitazione dei budget cap come un vincolo alla nostra capacità di vincere, la prendiamo come una sfida. I nostri ingegneri, i nostri meccanici e i nostri piloti troveranno dentro quei vincoli la forza e la creatività per riportare in alto la Ferrari. Personalmente non homai visto negli ultimi 10 anni uno spirito così coeso e così forte”

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