F1 | Ferrari, Binotto dopo il disastro di Baku: “L’affidabilità ci preoccupa”

"Canada? In una settimana non correggi certi problemi, monteremo dei pezzi nuovi", ha aggiunto

F1 | Ferrari, Binotto dopo il disastro di Baku: “L’affidabilità ci preoccupa”

Altra debacle della Ferrari, che torna da Baku con un doppio zero allarmante per la mancanza di affidabilità ormai conclamata della F1-75. Sia Sainz che Leclerc, per motivi diversi non hanno concluso il Gran Premio di oggi. Una sconfitta tecnica e che destra preoccupazioni non solo ai tifosi, ma anche a Mattia Binotto stesso, il quale ha voluto commentare così quanto accaduto in Azerbaijan.

“E’ inevitabile che tutti parlino dell’affidabilità della vettura – ha detto Binotto nel post gara su Sky. Oggi registriamo due ritiri che ci penalizzano molto per quel che era l’andamento della corsa. Charles era in testa dopo un’ottima scelta strategica della squadra, a dimostrazione che a volte ci azzecchi, altre volte no. L’affidabilità è una preoccupazione: a inizio stagione non ci eravamo esaltati, così come ora non ci abbattiamo. Sappiamo che c’è ancora tanto lavoro da fare, l’incremento di prestazione della power unit rispetto lo scorso anno è evidente ma lo stiamo pagando con un’affidabilità che non è ancora al 100%”.

“I casi vanno sempre visti singolarmente: credo che quanto accaduto ai team clienti, almeno uno su due non è da attribuire a pezzi di costruzione Ferrari, ma bisogna vedere anche il problema di Carlos, l’affidabilità si misura a 360 gradi, è tutta la vettura nel suo insieme, quindi questo è un tema importante, bisogna essere perfetti per vincere e non ci siamo ancora. Non ci abbattiamo, questa squadra è in grado di rialzarsi”.

“A inizio gara su gomme medie avevamo un passo simile alla Red Bull, Charles stava leggermente recuperando su Checo, mentre Carlos stava risparmiando per allungare lo stint. Sapevamo che le gomme dure fossero resilienti, così da arrivare a fine gara e per questo le abbiamo montate. Non credo di aver fatto una scelta diversa, penso che gli altri abbiano sbagliato, ci ha dato un bel vantaggio che purtroppo non siamo riusciti a concretizzare”.

“Ora c’è subito il Canada, analizzeremo sicuramente ma in una settimana non correggi nulla sui problemi strutturali di un motore. Si può provare a gestire, lo abbiamo fatto in queste otto gare perché insomma non è capitato sempre. Dovremo sicuramente mettere componenti nuovi, ma il nostro impegno è portare a casa i motori, vedere cosa è accaduto a Carlos, analizzarlo bene e capiremo come agire”.


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