F1 | Elezioni FIA: Ben Sulayem sotto attacco, ma rilancia il progetto V8

Il presidente FIA rilancia il ritorno dei V8 con carburanti sostenibili mentre cresce la tensione per le elezioni di dicembre

F1 | Elezioni FIA: Ben Sulayem sotto attacco, ma rilancia il progetto V8

Mohammed Ben Sulayem prova a giocare la carta dei nostalgici per guadagnare consensi in vista delle prossime elezioni FIA, previste per dicembre in Uzbekistan. Il presidente in carica della Federazione ha infatti ribadito durante il weekend del Gran Premio di Gran Bretagna la sua intenzione di riportare in Formula 1 i motori V8, questa volta alimentati da carburante completamente sostenibile.

Ben Sulayem rilancia i V8 in F1: “Entro il 2029, con carburante sostenibile”

“Stiamo lavorando per avere qualcosa di pronto entro il 2029. I team sono favorevoli. Questa è la direzione giusta per rendere lo sport sostenibile e accessibile, soprattutto in un momento in cui non tutti sembrano rendersi conto che le risorse non sono infinite”, ha dichiarato il 63enne emiratino alla rivista olandese Formule 1.

L’idea è semplice ma di forte impatto: riportare in griglia motori più leggeri, rumorosi, meno costosi e più emozionanti per il pubblico, in contrasto rispetto all’attuale panorama ibrido, tecnologicamente sofisticato ma anche molto costoso.

Sfida alla presidenza FIA: Tim Mayer contro Ben Sulayem

Tuttavia, le dichiarazioni arrivano in un momento politico molto delicato per la FIA. Proprio a Silverstone, Tim Mayer (ex commissario di gara e figlio del leggendario Teddy Mayer), ha ufficializzato la sua candidatura alla presidenza, lanciando durissime accuse contro l’attuale numero uno della federazione.

“Ben Sulayem è arrivato con buone intenzioni, ma ha finito per accentrare tutto il potere su di sé. Sono deluso dalla sua leadership, non è stato all’altezza del ruolo”.

Ben Sulayem ha risposto con fermezza ma senza alimentare ulteriori polemiche:

“Mi dispiace per chi parla così e non ha più alcun legame con la FIA. Mayer ha lavorato come commissario, ma non è mai stato parte del nostro staff. Chi lavora con noi oggi ha piena libertà di parlare. Non mi interessa fare campagna elettorale in quel modo, ho altre priorità”. E ha poi aggiunto con un proverbio arabo: “La lingua non ha ossa”, a sottolineare la leggerezza di certe dichiarazioni.

Nel paddock c’è chi sostiene che sia tempo di cambiamento ai vertici della FIA, ma il ritorno dei V8 in chiave green, potrebbe dare a Ben Sulayem una marcia in più per riconquistare il sostegno di team, piloti e tifosi.

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