Coulthard non volle essere il pilota n.2 in Ferrari

Coulthard non volle essere il pilota n.2 in Ferrari

Lo scozzese ex McLaren e Red Bull dalle colonne del Daily Telegraph parla dell’attuale situazione all’interno del team tra Vettel e Webber e rivela di aver rifiutato un proposta Ferrari che lo chiamò per fare il secondo pilota.

David è convinto che la Red Bull offra un trattamento paritario ad entrambi i piloti, lui che con Webber ci ha corso due stagioni, invita l’australiano e non ingigantire l’episodio di sabato in qualifica, quindi parla delle strategie che i team utilizzano con i piloti: “Si può favorire apertamente un pilota nei confronti dell’altro, questo è il metodo più efficace per vincere i campionati ma è anche il meno corretto dal punto di vista morale. La Ferrari dell’era Schumacher applicava questo modello. Una volta ho rifiutato la possibilità di un passaggio alla Ferrari perché non volevo essere il numero due di Michael”.

Quindi Coulthard continua illustrando il metodo che applica la sua ex squadra e l’attuale situazione di Webber: “Il secondo sistema è il più equo ma è molto instabile e difficile da mettere in pratica. Mark attualmente sta cercando di influenzare la squadra movimentando i media ogni volta che subisce un episodio scorretto. È una strategia rischiosa perché se le cose vanno male il rapporto con il team potrebbe compromettersi irreparabilmente. Se invece riesce a venirne fuori senza polemiche attirerà la simpatia del pubblico e verrà ricordato come un campione che ha combattuto contro le difficoltà di vincere un titolo”.

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