Formula 1 | Congelamento motori, decisione rinviata all’11 febbraio
Marko: "Blocco voluto dalla concorrenza"
Nonostante l’ottimismo sbandierato ai “quattro venti” da Helmut Marko nei giorni scorsi, Liberty Media, FIA e squadre non hanno raggiunto un accordo per il congelamento delle power unit a partire dalla stagione 2022.
Nell’ultima riunione del gruppo di lavoro della Formula 1, i rappresentanti dei team non sono riusciti a trovare un punto d’incontro sul blocco agli sviluppo sul fronte motore, aspetto che richiederà un’ulteriore riunione attualmente prevista per l’11 febbraio.
Interpellato da Motorsport-Megazine.com, Marko si è detto abbastanza “scocciato” dalla vicenda, evidenziando come questo “blocco” sia stato voluto dalla concorrenza (quindi da Mercedes, Ferrari e Renault) per rallentare un programma di lavoro che fino a venerdì sembrava “fissato” in tutti i suoi aspetti.
Dall’esito di questa contrattazione, ricordiamo, dipenderà gran parte del futuro della Red Bull in Formula 1, visto che senza questo accordo il team quattro volte iridato non potrà utilizzare da privato le power unit Honda. Uno “sgarbo” non di poco conto che richinerebbe di incrinare i rapporti tra Christian Horner&Company e il resto delle squadre all’interno del paddock (non andrebbe escluso un clamoroso addio).
“L’accordo che avevamo venerdì è improvvisamente venuto meno nella giornata di ieri”, ha dichiarato Helmut Marko sulla vicenda. “Non è sbagliato pensare che questa sia una strategia della concorrenza, ma al momento non possiamo fare altro che continuare ad aspettare. Da parte nostra restiamo flessibili e positivi”.
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