Caterham, Van der Garde: “Chiedo scusa a Webber per l’incidente”

L'olandese si è poi ritirato per un contatto con Hulk

Caterham, Van der Garde: “Chiedo scusa a Webber per l’incidente”

Gp di Montreal abbastanza travagliato per la Caterham. Se infatti Pic è riuscito almeno a chiudere in penultima posizione, per il compagno Van der Garde è andata molto peggio dovendo parcheggiare a bordo pista la sua CT03 dopo una lunga serie di imprevisti.

“Sono partito bene, ma alla prima curva ho dovuto frenare in anticipo per evitare le vetture davanti e così ho perso subito un paio di posizioni – ha speigato Charles, 18esimo – Nel secondo stint con le medie la vettura si è ben comportata e il bialnciamento è andato via via migliorando; in seguito abbiamo optato per fare l’ultima sosta al giro 37 e arrivare alla fine . A dieci tornate dal termine ho raggiunto e passato Max Chilton e non avendo altre chance ho solo cercato di portare l’auto al traguardo”.

“Decisamente non è stata una bella giornata per me e voglio davvero chiedere scusa a Mark per quanto successo, credo di essermi meritato la penalità di cinque posizioni in griglia che mi è stata comminata per il prossimo gran premio. Spero dunque di aver imparato la lezione – il commento amaro di Giedo – Lo start è stato pazzesco, ho passato quattro macchine e al secondo giro ero diciasettesimo. All’ottavo sono entrato per il cambio gomme visto che avevo su le supersoft e si erano consumate molto rapidamente. Il passo con le medie non era male, ma poi ad un certo punto hanno cominciato a raffeddarsi e anche se continuavo a spingere i tempi non venivano. E’ stato abbastanza frustrante. Dopo la seconda sosta poi ho dovuto tornare ai box per lo stop/go inflitto per l’incidente e quando sono uscito gli pneumatici si sono surriscaldati e sono duvuto nuovamente rientrare. I ragazzi del pit hanno fatto un controllo veloce e hanno trovato una visiera a strappo conficcata in uno dei radiatore. Poco più tardi stavo procedendo affiancato a Hulkenberg al tornatino quando lui si è spostato davanti a me nella zona di frenata per girare, ci siamo toccati e fine della gara”.

“E’ stato un weekend duro per noi – ha confidato il team principal  Cyril Abiteboul – A livello di set-up non siamo mai riusciti a trovare il giusto compromesso tra velocità di punta e carico aerodinamico. Abbiamo sprecato tempo nel risolvere alcuni problemi e forse perso di vista le aree che contavano come la comprensione del comportamento delle coperture, aspetto che ha avvantaggiato i nostri deiretti avversari. Proprio l’usura subitanea ha fatto sì che a Giedo venissero esposte la bandiere blu molto presto e coontribuito a tutti gli eventi negativi che ne hanno influenzato la corsa. Speriamo che da Silverstone si possa tornare a fare bene”.

Chiara Rainis

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